Regia di George Mihalka vedi scheda film
Ho sempre sentito.parlare di questo film, da amante del genere, ma non sono mai riuscito a recuperarlo. Ho visto il remake, ma sinceramente mi da deluso molto.
La storia si basa su un evento traumatico avvenuto 20 anni prima, quando un'esplosione in una miniera ha ucciso quasi tutti i minatori, tranne Harry Warden, che sopravvive ma impazzisce e uccide i suoi compagni per sopravvivere. Warden fugge da un manicomio e giura di vendicarsi di chiunque festeggi San Valentino. Vent'anni dopo, nella città di Valentine Bluffs, gli adolescenti ignorano gli avvertimenti e organizzano una festa nella miniera, risvegliando il killer, che inizia a massacrarli uno per uno. Il killer, vestito da minatore e armato di piccone, è l'incarnazione del trauma e della violenza.
Mihalka è stato bravo a creare suspense, specialmente nella prima parte, sfruttando il contesto della festa di San Valentino e il mistero legato a Harry Warden. Il look di Warden è un'intuizione forte che ha reso il personaggio un'icona slasher, nonostante non abbia raggiunto la fama di altri. Il regista utilizza efficacemente le soggettive del killer e i dettagli macabri (cuori di cioccolato) per differenziarsi dagli altri slasher del periodo. La tensione cresce bene, anche se hi notano un calo nella parte centrale prima del climax finale. (Come molti slasher, la parte centrale può risultare meno dinamica, pur con le uccisioni)
Pur essendo un classico, rimane nella scia dei cliché degli slasher (corpi giovani, nudi, body count) ma li esegue con un certo stile.
Il giorno di San Valentino è un classico slasher iconico, tra l'altro molto amato da Taratino, che ha definito il sottogenere, offrendo un'atmosfera tesa, omicidi creativi con il piccone, un killer memorabile (Harry Warden), e una trama che intreccia un mistero del passato con la festività di San Valentino, il tutto con una colonna sonora efficace. Un vero must per gli amanti dell'horror anni '80.
Il giorno di San Valentino (1981): locandina
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