Regia di Raoul Walsh vedi scheda film
Diretto da Raoul Walsh e interpretato da un carismatico James Cagney, I ruggenti anni Venti (1939) è un classico del cinema gangster che traccia un affresco generazionale sullo sfondo del proibizionismo, della Grande Depressione e del crollo delle illusioni. Più maturo e nostalgico dei precedenti film del genere, il film unisce azione, dramma storico e una vena malinconica che lo rende ancora oggi coinvolgente.
Eddie Bartlett (Cagney), reduce della Prima Guerra Mondiale, torna a New York scoprendo che il suo paese non ha posto per lui. Disoccupato e amareggiato, viene coinvolto nel contrabbando di alcolici durante il proibizionismo, scalando i ranghi del crimine insieme all'amico George (Humphrey Bogart) e al giovane Lloyd (Jeffrey Lynn). Mentre Eddie si innamora della cantante Jean (Priscilla Lane), il suo impero criminale vacilla tra rivalità, tradimenti e il crollo di Wall Street del 1929, che segna la fine di un'era.
I ruggenti anni Venti si distingue come un'opera matura nel panorama del gangster movie, trasformando i cliché del genere in un affresco generazionale di rara profondità. La regia dinamica di Raoul Walsh unisce sequenze d'azione memorabili (come l'epica sparatoria finale nella neve) a momenti di malinconica riflessione, mentre James Cagney offre una performance stratificata che mostra l'evoluzione del suo personaggio da veterano idealista a boss disilluso. Il film brilla nel ritrarre lo sfondo storico (dal proibizionismo al crollo del '29) come forza che plasma i destini individuali, con Humphrey Bogart ottimo nel ruolo del compagno spietato. Tuttavia, alcuni limiti emergono nella caratterizzazione dei personaggi femminili (ancora legati a stereotipi dell'epoca) e in qualche transizione narrativa brusca, e peraltro le scene di canto rallentano di molto il ritmo della storia. Nonostante questo, l'opera mantiene una sorprendente attualità nella sua esplorazione di temi come lo sfruttamento dei reduci di guerra, le crisi economiche cicliche e il lato oscuro del sogno americano, dimostrandosi molto più di un semplice film gangster ma un'autentica tragedia moderna sull'ascesa e caduta di un'epoca.
I ruggenti anni Venti è una metafora ancora attuale sull'illusione del successo e sulle crisi economiche che ciclicamente travolgono le società. La regia di Walsh, dinamica e ricca di trovate visive, insieme alle interpretazioni dei protagonisti, lo rendono una pietra miliare del genere.
"Il destino di un'epoca e di un uomo che credeva di poter dominare il proprio tempo."
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