Regia di Edoardo Winspeare vedi scheda film
Bellissima sorpresa questo piccolo film di Edoardo Winspeare, girato in dialetto salentino con sottotitoli in italiano e intepretato da attori non professionisti.
La trama: l'azienda tessile di famiglia, gestita da Adele e dal fratello Vito, fallisce a causa della crisi e la famiglia è costretta a vendere la casa per far fronte almeno in parte ai debiti. Mentre il fratello emigra in Svizzera, Adele, insieme alla madre, alla figlia e alla sorella si trasferisce nella casetta di campagna nel loro uliveto sul mare, e da lì, con l'aiuto del contadino Cosimo, nuovo fidanzato della madre e di Stefano, timido dipendente di Equitalia innamorato di Adele, progetta un nuovo inizio, basato sulla coltivazione della terra e sullo scambio dei suoi prodotti. Il ritorno alla terra diventa veicolo di un riscatto più morale che economico: le difficoltà di far fronte ai creditori e ad Equitalia permangono, ma Adele rifiuta la scorciatoia di vendere anche l'uliveto ad un ricco del Nord innamorato della bellezza dei luoghi e disposto a pagarlo a caro prezzo.
In grazia di Dio (2014): Celeste Casciaro, Laura Licchetta, Anna Boccadamo, Barbara de Matteis
Film familiare al femminile (gli uomini della famiglia spariscono quasi subito dopo un maldestro tentativo di entrare nel contrabbando: uno, l'unico fratello maschio, emigra in Svizzera e l'altro, l'ex marito di Adele, finisce in prigione), incentrato su quattro protagoniste, incarnate con straordinaria bravura dalle rispettive attrici: Adele (Celeste Casciaro, moglie del regista) donna indurita dalle difficoltà ma che non si rassegna a svendere la dignità, la figlia Ina (Laura Licchetta), che rifugge ad ogni responsabilità con l'incoscienza tipica dell'adolescenza, la madre Salvatrice (Anna Boccadamo) che riscopre inaspettatamente l'amore nella terza età e la sorella Maria Concetta (Barbara De Matteis) che coltiva un po' ingenuamente il sogno di diventare attrice. Quattro donne diverse e speso in contrasto tra loro, ma legate in modo indissolubile l'una all'altra oltre che alla loro terra. Unite nell'affrontare la crisi, nonostante gli scontri che esplodono tra caratteri diversi: Adele non tollera l'irresponsabilità della figlia e schernisce i sogni cinematografici della sorella, Ina è insofferente al controllo della madre e non accetta che la nonna possa innamorarsi come una ragazzina.
Adele è certamente il personaggio centrale del film ed il più complesso: donna forte ed indurita dalle responsabilità che gravano sulle sue spalle (economiche a familiari, avendo dovuto crescere da sola la figlia, senza quasi nessun sostegno dall'ex marito), severa nei confronti dell'irresponsabilità dell'ex marito e della figlia e dei sogni della sorella, si condanna alla solitudine , facendo sfumare la possibilità di una storia d'amore con Stefano, e preferisce sprecare i soldi ricavati dalla vendita dei gioielli di famiglia regalandosi una cena da sola in un ristorante di lusso, indossando un bel vestito che nessun latro ammirerà.
In grazia di Dio (2014): Celeste Casciaro
La nonna Salvatrice è il personaggio che cerca di tenere insieme la famiglia, ricordando alle discendenti che la cosa più importante di fronte alla difficoltà è rimanere unite. Al contrario di Adele, non si rintana nella solitudine, ma si concede di riscoprire l'amore ad un'età in cui non credeva fosse più possibile: è sicuramente il personaggio più commovente.
In grazia di Dio (2014): Anna Boccadamo, Angelico Ferrarese
Altro protagonsita del film è il Salento, che Winspeare riesce a rappresentare nella sua autenticità: il film è girato nel dialetto locale con sottotitoli in italiano e la bellezza della natura dei luoghi, che il regista sa cogliere con grande poesia, è una delle cose che rimangono più impresse del film.
In grazia di Dio (2014): Edoardo Winspeare
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