Regia di Roberto Rossellini vedi scheda film
Un impettito tacchino detta legge su tutta la fattoria. Finchè, dopo una lotta, non viene visto senza penne: sgonfiato cioè di tutta la sua prepotenza.
Fra il 1938 e il 1939 Roberto Rossellini, ancora alle prime armi dietro la macchina da presa, girò un poker di cortometraggi di fantasia, utilizzando animali come protagonisti e affidando la narrazione a un commento (voce di un narratore esterno) ironico che attribuisce caratteristiche antropomorfe agli 'attori' in scena. Questo Il tacchino prepotente è riemerso (insieme al coevo La vispa Teresa) dopo lunghi decenni in cui si credeva perduto; a tutt'oggi lo è ancora effettivamente, invece, Il ruscello di Ripasottile. Il capostipite del quartetto è infine Fantasia sottomarina, girato nel 1938. Anche qui il regista può contare sulla fotografia di un altro nome piuttosto famoso in futuro: quello di Mario Bava; sette minuti appena di durata, una morale simpatica e leggera, un 'esercizio di stile' certo di poco impegno contenutistico, ma allo stesso tempo formalmente degno di nota. 6/10.
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