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The Butler - Un maggiordomo alla Casa Bianca

Regia di Lee Daniels vedi scheda film

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La recensione su The Butler - Un maggiordomo alla Casa Bianca

di cinefilodoc
4 stelle

Lee Daniels in The Butler affronta uno spaccato drammatico della storia americana raccontando la vita di Eugene Allen (nel film Cecil Gaines), maggiordomo di colore alla Casa Bianca per ben 30 anni sotto 8 presidenti. Subito dopo la sua morte, avvenuta nel 2010, e' stata fatta conoscere a tutti la storia d questo personaggio, che anche se indirettamente, ha dato un importante contributo al lungo e complesso processo di integrazione razziale. Lo speciale rapporto di fiducia avuto con i vari presidenti e l'amore della sua famiglia hanno comunque riscattato una vita difficile, iniziata con lo stupro della madre e l'uccisione del padre da parte di un bianco in un campo di cotone. Ed e' cosi' che inizia The Butler, il regista statunitense convoglia una cast stellare per un film che e' stato in genere apprezzato dalla critica, più in America che in Italia, e campione di incassi appunto nel paese d'origine. Il film e' effettivamente il racconto o riassunto di decenni di storia americana, dall'attentato a Kennedy alle rivolte degli uomini di colore. Questo aspetto e' affrontato attraverso la figura del figlio Charles, stanco di subire discriminazioni quotidiane e che di conseguenza aderisce al partito di rivolta finendo spesso in carcere, egli ha un rapporto conflittuale con il padre il quale invece vorrebbe che lui si applicasse soltanto agli studi. Il problema principale del film sta nella narrazione, che risulta essere in alcuni punti lenta e noiosa a causa dell'eccessiva durata, dovuta a sua volta dal futile ampliamento di alcune sequenze. Ma il problema generale sta nella banalità con cui e' stata riportata la sceneggiatura. Leggendo la biografia del vero protagonista, mi son reso di tanti particolari rimossi dalla pellicola, ma che avrebbero potuto amplificare la presenza del "maggiordomo amato da tutti" all'interno della Casa Bianca, aumentando il livello emozionale-sentimentale dell'opera. La narrazione non e' aiutata dal montaggio, non negativo ma elementare. Buoni gli attori, discreta la regia, brava Oprah Winfrey nel ruolo della moglie, ma colui che spicca sia all'interno del cast che nel film in genere e' senza ombra di dubbio il fantastico Forest Whitaker, il quale riesce a comunicare ed emozionare con gli occhi, oltre che con suoi profondi e ben scritti monologhi interiori. Bellissime e intense le scene finali. Posso dire infine che The Butler e' un film carino, pieno di difetti e non assolutamente un capolavoro, ma guardabile. Si poteva però fare molto molto meglio. "Sentiamo parlare di campi di concentramento, ma quei campi ci sono stati per ben 200 anni anche qui in America", penso che questa frase riassuma meglio di tutto come venivano trattate quelle persone il cui più grande crimine era di essere nate con la pelle nera.

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