Regia di Michael J. Bassett vedi scheda film
Solomon Kane, sorta di chierico vagante nelle tenebre di un diciassettesimo secolo "alternativo", popolato da streghe e mostri assortiti, è uno spietato persecutore del Male in tutte le sue forme, ma il diavolo ha un conto in sospeso con lui e lo insegue implacabile per reclamare la sua mercede. Abbastanza liberamente tratto dai racconti di Robert E. Howard, lo scrittore texano morto suicida a soli 30 anni nel 1936 e meglio noto per essere stato l'artefice della celeberrima saga di Conan il Barbaro, "Solomon Kane" è un'ambiziosa ed irrisolta produzione anglo-francese che s'inserisce nel filone europeo del cinema fantasy contemporaneo, sulla scia di blockbuster come "Le Cronache di Narnia" o i vari, tediosissimi, "Harry Potter". Il dispendio di mezzi nella realizzazione del film è evidente, così come la qualità di buona parte degli effetti speciali (che, inevitabilmente, però, a tratti fanno tanto videogioco... c'è persino il mostro di fine livello, classico clichè di qualsiasi videogame che si rispetti), ma la pellicola di Michael J. Basset (anche sceneggiatore) non convince appieno, sia per la piattezza della trama, sia per lo scarsissimo carisma di un protagonista privo di personalità (James Purefoy, una sorta di scialbo sosia del giovane Christopher Lambert) che davvero non fa onore al personaggio creato da Howard. L'atmosfera del film è cupissima, come del resto è lecito aspettarsi da un fantasy-horror a base di demoni e stregonerie, ma solo in pochi casi riesce a colpire davvero l'immaginazione dello spettatore (i demoni negli specchi, la trasformazione della strega in uno stormo di corvi). Regia anonima, cast insipido, con il compianto Pete Postlewaithe (in una delle sue ultime interpretazioni) abbastanza sprecato. Voto mediocre.
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