Regia di Carlo Verdone vedi scheda film
Il titolo è un fantastico scioglilingua, ma alla regia non si è sciolto il polso di una graffiante critica sui temi affrontati. E tutto appare consueto.
Le vie del Signore sono infinite ed il giusto consiglio non si può mai sapere da quale pulpito possa provenire, come cerca di dimostrarci Verdone in questa storiella che prende alla berlina la modernità attraverso gli stereotipi classici dei giorni nostri: i figli lobotomizzati dalle mode, i genitori rincogliniti dalle giovani badanti, la lotta per l'eredità, l'egoismo e qualche altra decina di luoghi comuni contemporanei. L'idea sarebbe carina, ma la commedia appare piuttosto impacciata, fatta di un humor stiracchiato e discontinuo in cui più di una scena appare forzata nelle sue componenti. Così qualche situazione strappa il sorriso, qualche battuta diverte, ma al film manca totalmente il graffiante tocco di una regia che riesca a far ridere, su tali argomenti, con intelligente cattiveria. E si resta nell'agio della simpatia di maniera. Di-missionario.
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