Regia di Katja von Garnier vedi scheda film
Le donne sono una cannonata, e questo film lo dimostra, o almeno racconta (in forma romanzata) la vicenda corale delle suffragette americane tra il 1912 e il 1920, anno del definitivo riconoscimento costituzionale del diritto al voto al gentil sesso.
Prodotto dalla HBO, è un lavoro televisivo a due facce: novità stilistica e appiattimento narrativo. La regia infatti gira a ruota libera con conseguenze sorprendenti per un film- tv: virtuosismo spinto a forme post-moderne (rallenti, bianco e nero e filmati d’epoca, mancanza della prospettiva e della regola dei 180° nelle scene visionarie); fotografia d’alta scuola con sperimentazioni tonali (colori scuri e sbiaditi nel carcere, ma anche idilliaci, come nel finale); montaggio eterogeneo, spesso frenetico (forse esageratamente a volte, o fuori luogo) che dà alla narrazione una freschezza tutta giovanile e inconsueta.
Cosa non va allora? E’ incostante, soprattutto se confrontiamo le soluzioni della regista con il pedissequo copione che la sorregge: storia-reportage resa convenzionale, o meglio televisiva, senza mezzi termini, uguale a tante altre per sviluppo di dialoghi e contenuti; in una parola didascalico.
Ecco perché vive di momenti alti ma prevalgono i momenti no, e aleggia un sospetto: se non ci fosse stata dietro la macchina da presa una regista originale e intraprendente nell’utilizzare in modo diverso l’immagine, il film sarebbe piombato nel ciclone della mediocrità difficile da digerire, tipica dei prodotti storici del piccolo schermo?
Non cambierà la vita a nessuno, lascia rimpianti, ma perché non guardarlo?
Sembra di vedere a volte UNA STORIA D'AMORE al femminile con cause diverse. E' il problema di tanti film ad impatto sociale, molto in stile Sheridan.
Il cappello di Hilary Swank
A me piaciuta, la più languida ma efficace.
Sic!!!
Non male, anzi...
Segue il motto di Erin Brockovich: forte come la verità! In realtà parte timida, poi sfoggia la sua perspicacia di attrice e lavora sulle sfumature, sullo sguardo. Prova di maturità, senza fronzoli.
Merita di dirigere un gran film.
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