Regia di Gabriele Muccino vedi scheda film
Che dire di diverso dal solito riguardo Muccino?
D’altronde è stato l’autore addirittura che ha fatto creare dei nuovi aggettivi descrittivi.
Non si dice più ‘che film melenso / noioso / scontato / stupidamente sdolcinato / ecc ecc’.
Da anni ormai si dice ‘muccinata’ e si riassume magistralmente il tutto.
Questo “la ricerca della felicità” incuriosiva minimamente più delle altre muccinate, almeno per la trama, non troppo muccineggiante, e la star straniera ospite del film, il nero Smith.
Ma abbastanza presto ci si rende conto di come non sia questione di trama, non sia questioni di attori. Si può dare in pasto la trama più drammatica al mitico Muccino, la farebbe diventare una soap di quarta classe con naturalezza.
Imbarazzante anche lo sviluppo della trama, sviluppo finanziario possiamo dire, nel quale si sottintende che ‘soldi = felicità’…ihih.
Che tristezza Muccino, che squallore di basso profilo. Al tuo confronto (immagino) un bordello di terza classe thailandese sembrerebbe luogo ‘moralmente gratificante’. E te lo dice uno che le operazioni in borsa e il broker lo fa veramente, non nei film.
Ma va a caghè và. Almeno la prox volta non cercare di ampliare pubblico. Ricomincia a fare ‘ultimi baci’ con accorsi e la ragazzina toscana e nn rompere i maroni traendo in inganno chi vuole vedere film veri.
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