Regia di Robert Butler vedi scheda film
Ormai introvabile con il doppiaggio italiano, e intitolato all'epoca della sua fugace uscita estiva italiana, quasi uguale al film di culto di Daniel Petrie del 1981, con Paul Newman e Ken Wahl. Eppure, nel suo essere così misconosciuto ha una ben solida aura di piccolo culto anch'esso, formidabile capsula del tempo e della vita nella New York degli anni '70, che ha così ispirato innumerevoli progetti cinematografici e televisivi: dopotutto, quale ambientazione migliore per storie pulp di una metropoli cupa e piena di poliziotti corrotti, cittadini frustrati, piccoli criminali e bande di strada violente? Pensate a "Fort Bronx" , già solo scorrendo i nomi del cast con eccezionali interpreti di Cinema, teatro e TV, quali oggi nel contesto attuale non possono più esistere, come James Brolin e Cliff Gorman, addirittura Richard Castellano ovvero Peter Clemenza de "Il Padrino", in uno dei suoi ultimi ruoli come capo detective squadra crimini violenti dell'N.Y.P.D.. Eccellentemente inserito nel suo contesto da Sidney J. Furie che lo iniziò e venne sostituito da Robert Butler, è un film d'azione e suspense con un inseguimento iniziale a piedi per Central Park di Brolin ex poliziotto adesso camionista, che cerca disperatamente di recuperare sua figlia, ragazzina rapita per uno scambio di persona dal sequestratore estorsore Cliff Gorman, uno dei più grandi attori teatrali newyorkesi di sempre. E poi in taxi per Manhattan e poi per Brooklyn, lunghissimo e tra i migliori mai realizzati in assoluto nel cinema americano, non solo per i settanta, che non ha niente da invidiare a modelli friedkiniani girati downtown come "Il Braccio violento della legge" o "Squadra speciale" di Philip D'Antoni, anch'essi girati tutti pochi anni prima. Nel contesto stesso e citato, il film evoca la stessa paranoia newyorkese che ha dato origine a " Il Giustiziere della notte" (1974), "I Guerrieri della notte" (1979), ''Cruising''(1980) e tanti altri progetti. Brolin interpreta Sean Boyd, un californiano divorziato che ora lavora come camionista ma era poliziotto, per contribuire al sostentamento della figlia, Kathy (Abby Bluestone), che vive con la madre. Un giorno, lo squilibrato-magistrale la sequenza che lo svela dal tavolo, a colazione con il ketchup svuotato interamente sulla colazione non mangiata nel disinteresse e nell'apprensione per quello che ha da fare, al tavolo del diner mattutino- Gus Soltic (Gorman) rapisce Kathy al parco con il padre, scambiandola per la figlia quasi uguale di un magnate. Sean assiste al crimine e quasi salva la figlia dopo il descritto tesissimo e tecnicamente eccelso, elaborato inseguimento, ma Gus riesce a fuggire e trascina Sean in un vero e proprio calvario. Sean si scontra anche con le autorità, tra cui l'ottuso, prevenuto e minaccioso sergente Otis Barnes (Dan Hedaya). Diretto e finito (dal sollevato dall'incarico Sidney J. Furie, uno dei migliori registi canadesi di sempre in tutti i generi, che qualcosa al film ha ben lasciato), dal prolifico e versatile Robert Butler, che ha trascorso gran parte della sua carriera in TV, "Night of the Juggler" procede per tutta la sua durata a un ritmo formidabile, con il personaggio di Brolin quasi costantemente in movimento, che si tratti di lottare contro un teppista di South Bronx, importunare qualcuno per avere informazioni o sfuggire a chi cerca di ostacolare la sua ricerca. Il film si avventura in molte delle zone più losche di New York, dai palazzi del sesso della Times Square pre-Giuliani con peep show dalle ragazze integralmente nude interpretate da alcune leggendarie pornodive della "Golden Age", alla devastata zona di guerra del South Bronx di tanti film e telefilm del periodo fino pure al Castellari di "1990: I Guerrieri del Bronx"(1982), e "Fuga dal Bronx"(1983), ma anche "Koyaanisqatsi"(1982) di Godfrey Reggio, e "Wolfen- La Belva immortale"(1981) di Michael Wadleigh, lo stesso culto di Daniel Petrie citato in apertura e dal titolo stesso. Quindi, "Fort Bronx" ha un'atmosfera da vendere. (Quanto al titolo originale, il personaggio di Gorman recita questo dialogo: "Farò il giocoliere con i libri a modo mio, e troverò un equilibrio!"). Si tratta di materiale anche attoriale con cui notevole, e non pochi stereotipi sgradevoli che si insinuano nel missaggio generale oggi irresistibili, come quando Sean definisce una gang di latinoamericani "un gruppo di checche con il peperoncino nel culo" ". "Fort Bronx" è un grande piccolo culto dell'epoca . Brolin offre una delle sue migliori interpretazioni, Gorman infonde al suo inquietante personaggio un bel tocco patetico, e alcune delle interpretazioni secondarie sono succose: oltre al sempre grande Hedaya, ricordo ancora Richard Castellano, e Mandy Patinkin in quelli di una tassista portoricano, la divina Julie Carmen giovane latina, nello stesso anno in cui era nel capolavoro "Gloria- Una Notte d'estate", di John Cassavetes.
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