Un consigliere di stato ospita nella sua tenuta la sorella, attrice teatrale, con il suo figliolo e l'amante. Il giovane soffre per l'egocentrismo della madre che arriva a irridere un testo scritto per lei dal figlio. Per la delusione il giovane tenta di uccidersi...
Note
Trasposizione fedelissima del testo cecoviano in ambientazione padana con l'attore feticcio dei Taviani Giulio Brogi e la pasoliniana Laura Betti. Una meditazione sul rigore e il successo, in lacerante contraddizione, e sul naufragio delle ambizioni. Dal "Timone di Atene" al "Principe di Homburg", passando per "Enrico IV", il teatro di Bellocchio è sempre una festa per gli occhi e per il cuore.
"Il gabbiano" è un dramma ambientato in una tenuta di campagna, dove si intrecciano le aspirazioni artistiche di un giovane scrittore, Konstantin, con le ambizioni di Nina, una ragazza attratta dal mondo del teatro. Il gabbiano è il simbolo principale del dramma di Cechov e, per estensione, del film di Bellocchio. (Ed è la purezza, la libertà e la… leggi tutto
Bellocchio prende il testo omonimo di Cechov (1895) e lo maneggia con cura, senza strafare nè variare più di tanto i contenuti, dandogli semplicemente una forma cinematografica in una sceneggiatura scritta a otto mani con Petraglia-Rulli-Leone. Si vede tutta, l'ammirazione del regista per lo scrittore russo, ed il risultato è un sentito omaggio all'opera originale, ma anche… leggi tutto
"Il gabbiano" è un dramma ambientato in una tenuta di campagna, dove si intrecciano le aspirazioni artistiche di un giovane scrittore, Konstantin, con le ambizioni di Nina, una ragazza attratta dal mondo del teatro. Il gabbiano è il simbolo principale del dramma di Cechov e, per estensione, del film di Bellocchio. (Ed è la purezza, la libertà e la…
Chi non conosce Cecov ritiene che sia un autore teatrale , magari anche un pò noioso. Bisognerebbe invece che tuttti leggessero le sue "Novelle" divertenti quadretti sull' "uomo medio" e i suoi…
Bellocchio prende il testo omonimo di Cechov (1895) e lo maneggia con cura, senza strafare nè variare più di tanto i contenuti, dandogli semplicemente una forma cinematografica in una sceneggiatura scritta a otto mani con Petraglia-Rulli-Leone. Si vede tutta, l'ammirazione del regista per lo scrittore russo, ed il risultato è un sentito omaggio all'opera originale, ma anche…
Il fascino infinito del palco, le prove, le quinte, i camerini... quante volte il teatro è stato usato dal suo cugino ricco e moderno, il cinema? Quante volte la rappresentazione teatrale è stata fatta oggetto a sua…
L'opera di Cecov costituiva un testo ideale per consentire a Bellocchio di proseguire nel suo discorso e nella sua critica delle istituzioni della società borghese, a cominciare dalla famiglia. Il regista piacentino si gioca piuttosto bene questa chance, anche perché portare sullo schermo cinematografico un'opera teatrale nella sua integrità comportava indubbi rischi (dovuti…
LA GEOMETRIA BELLOCCHIANA è QUELLA DELL'ANARCHIA DESTABILIZZANTE DELLA LOGICA.SI',QUELLA DELLA PSICHE,DEL RIMOSSO,DEL DIMENTICATO.IL PRESENTE è UNA TARA DEL PASSATO.KAFKA C'è.
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Commenti (3) vedi tutti
Dialoghi lenti e filosofici per 120 minuti difficili da sopportare,senza nulla togliere alla recitazione. Direi datatissimo...
commento di ezioBello ma oggi molto datato, rispetto ad altri film dello stesso decennio diretti da Bellocchio, ancora freschi e vitali.
commento di monsieur opalBen 127' di Film che non vedevo l'ora finisse prima possibile … almeno salvo la solita brava Villoresi e della Storia proprio nulla.voto.1.
commento di chribio1