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La tela dell'assassino

Regia di Philip Kaufman vedi scheda film

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La recensione su La tela dell'assassino

di Letiv88
6 stelle

La sceneggiatura prevedibile frena il film, che resta comunque sorretto da un’atmosfera cupa e da un cast adeguato.

La tela dell’assassino (2004), diretto da Philip Kaufman, è un thriller psicologico dalle atmosfere cupe e urbane, sulla scia dei thriller degli ultimi anni ’90 e dei primi 2000. Il film esplora i conflitti interiori di Jessica Shepard, costretta a confrontarsi con i fantasmi del suo passato mentre indaga su una serie di omicidi. Kaufman firma qui la sua ultima regia per il grande schermo prima di dedicarsi alla televisione. Costruisce un’opera sobria, in cui la suspense cresce lentamente. I colpi di scena risultano prevedibili, delineando un’esperienza intensa ma non memorabile.

Jessica Shepard (Ashley Judd), giovane ispettore della polizia di San Francisco recentemente promossa alla sezione omicidi, deve affrontare una serie di omicidi legati a uomini con cui ha avuto relazioni. Supportata dal commissario John Mills (Samuel L. Jackson), dall’agente Mike Delmarco (Andy García) e dallo psicologo Melvin Frank (David Strathairn)Jessica si confronta con minacce esterne e i fantasmi del suo passato. I dettagli psicologici emergono attraverso flash e dialoghi, senza che la narrazione sorprenda o si discosti dalle convenzioni del genere.

Philip Kaufman adotta uno stile sobrio e funzionale. Le inquadrature e il ritmo sono calibrati per costruire tensione e isolamento. L’ambientazione urbana contribuisce all’atmosfera cupa e tesa del film, pur senza offrire momenti visivamente memorabili. La regia sostiene coerentemente la storia, senza imprimere un impatto emotivo duraturo.

La sceneggiatura di Sarah Thorp punta sull’ambiguità. I flash dei momenti intimi tra Jessica e le vittime mantengono alto il sospetto sulla possibile implicazione della protagonista. Tuttavia, molte scelte narrative risultano già viste nel genere. La tensione psicologica fatica a decollare, conferendo al film un senso di familiarità più che di novità.

Ashley Judd interpreta Jessica Shepard, una poliziotta tormentata e divisa tra senso del dovere e fantasmi personali. La Judd rende credibile la fragilità e la determinazione del personaggio, sostenendo il film con una presenza costante e coerente anche nei momenti più tesi. Samuel L. Jackson è il tenente John Mills, autoritario ma senza momenti particolarmente memorabili, mentre Andy García interpreta il detective Mike Delmarco, il cui ruolo resta ambiguo tra complicità e sospetto. Il cast svolge il proprio compito in modo adeguato, ma la prevedibilità della sceneggiatura limita l’impatto delle loro interpretazioni.

La tela dell’assassino è un thriller psicologico che costruisce con coerenza il tormento interiore della protagonista e l’atmosfera urbana in cui si muove. La sceneggiatura resta prevedibile e limita la tensione. Il film mantiene un ritmo costante e le interpretazioni del cast sostengono la narrazione. Nel complesso, offre un’esperienza coerente, adatta a chi apprezza i thriller psicologici classici senza colpi di scena spettacolari.

 

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