Regia di Brad Anderson vedi scheda film
Trevor Reznik (Bale, scarno da far paura è fisicamente perfetto) non dorme da un anno ed è in preda a varie forme di paranoie schizofreniche. Un uomo misterioso lo perseguita e al lavoro è inviso a tutti. Due donne sembrano aver comprensione e pietà di lui, ma le sue reazioni patologiche le allontaneranno. Lo straniamento spersonalizzante della propria coscienza che, come una macchina utensile (Trevor fa l’operaio in un cantiere) alienante e pericolosa, ci distoglie dai nostri comportamenti razionali, conducendoci verso un percorso di conoscenza autodistruttiva dominato dal rimorso e dal senso di colpa. Gli errori si pagano. Sempre. E non c’è via di scampo. Un thriller alienante, disturbato e spesso disturbante, che tiene viva l’attenzione, non perdendo l’aderenza alla logica, per quanto esile. Produzione spagnola e basso budget. Risultato convincente. ***
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