Regia di Aurélien Peyre vedi scheda film
CINEMA OLTRECONFINE
Come è ormai prassi ogni estate, il diciannovenne Hugo trascorre il tempo libero legato alle vacanze scolastiche su un'isola dell'Atlantico, presso una piccola casa di proprietà dei genitori.
Però quest'anno per il giovane è finito il tempo dei nerd e dei singoli allupati: Hugo quest'anno verrà raggiunto da una prorompente ragazza, che si materializza presto nelle forme accattivanti e burtose di una eccentrica estetista con cane tascabile che risponde al nome di Queen.
Una ragazza che certamente non passa inosservata, con le sue mises ridotte e dai colori sgargianti, le sue unghie finte affilatissime e spesso fosforescente.
Per gli amici maschi e testosteronici di Hugo, Queen è perfetta.
Molto meno positiva è la visione della ragazza che trapela tra le amiche coetanee del giovane, innescando reazioni miste tra invidia e commiserazione che portano la nuova coppia a vedersi isolata e quasi ghettizzata, costretta anche a rimettersi in discussione dopo un inizio quasi idilliaco.
Il film, opera prima come lungometraggio di Aurélien Peyre, classe 1994, è film dalla scrittura convincente, la cui vicenda traduce in immagini la ormai classica tragedia dell'Icaro che si brucia le ali per troppa arroganza, quella che fa seguito alla troppa insicurezza degli anni adolescenziali vissuti nella consapevolezza di volere senza potere. Ora Hugo ha preso consapevolezza di essersi trasformato da obeso nerd a ragazzo bello, se non proprio seducente, è ora sa di avere il giusto appeal che desiderare ciò che vuole.
L'epreuve du feu, che nella figura umanamente molto ben congenita, pittoresca e quasi felliniana della procace Queen, ricorda a tratti il recente film "Un diamant brut", presentato in Concorso a Cannes 2024, non utizza stavolta i socials per raccontare una storia di successo e conseguente emarginazione, ma circoscrivere una sime dinamica in un contesto sociale più ristretto ove sentimenti antitetici di invidia e soggezione finiscono per fornire effetti di emarginazione sociale dai risultati dolorosamente imbarazzanti e demoralizzanti.
Bravi e freschi i due interpreti protagonisti, Félix Lefebvre e Anja Verderosa, una sorta di nuova Ekberg da nuovo millennio che seduce ed imbarazza con la stessa intensità e il medesimo candore.
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