Trama
Stefano lavora come operatore sociale in un centro diurno alle porte di Roma. Conduce laboratori teatrali insieme a persone con disabilità psichiche, autismo, sindromi rare. Le sue giornate si intrecciano con quelle di Barbara, Marco, Cinzia, Rosaria, Benedetta: voci, corpi, esperienze che si esprimono nel gesto teatrale, nella memoria, nell’invenzione.
Indietro così! è un viaggio tra periferie concrete ed emotive, tra psicosi e creazione, tra momenti di stasi e lampi di lucidità. Il “teatro dell’indietro” è un metodo, ma anche una visione del mondo: andare indietro per trovare un modo di avanzare, rallentare per non smettere mai di cercare. Un film che abita con empatia un universo fragile, rendendolo visibile senza mai spettacolarizzarlo.
«Non si fa teatro con la T maiuscola. Qui si fa tEATRO: minuscolo ma profondamente umano. Dove il centro non è lo spettacolo, ma il processo, le prove, le pause, i fallimenti. È lì che succede la vita», spiega Motabito.
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