Trama
Sulla costa pacifica del Messico, tra le mangrovie che resistono agli uragani e ogni volta rifioriscono, Una e suo padre Sharunas intraprendono un viaggio per ripercorrere i passi di Ina Marija, sorella e figlia scomparsa prematuramente. L’esplorazione di una laguna martoriata ma capace di rinascere diventa così il terreno simbolico in cui padre e figlia affrontano insieme il lutto, con un gesto di trasmissione che intreccia dolore e vitalità naturale.
Il film Laguna nasce da un progetto iniziato anni prima, trasformato radicalmente dalla perdita personale del regista. Bartas mette a nudo la propria intimità, lasciando che la macchina da presa segua i cicli della natura per accompagnare anche quelli della vita, in un dialogo tra paesaggio e memoria.
«Come uomo e come regista, potrei dividere la mia vita in due parti», ha spiegato Bartas. «La prima: quando non avevo ancora perso la mia amata figlia. La seconda: dopo la sua scomparsa. […] Con Una Marija, la mia figlia più piccola, abbiamo scoperto un altro inizio, la seconda parte della mia vita. Con il suo aiuto, e con il sostegno dei miei cari, sono tornato a fare quello che avevo sempre realizzato nei film precedenti: mostrare i miei sentimenti con assoluta sincerità. E ho ritrovato la mia strada».
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