Vladlena all’età di sei anni, dopo il divorzio dei genitori, si trasferisce dalla Crimea a Grozny. È ignara che presto la guerra consumerà la sua infanzia. L’Unione Sovietica crolla, la Repubblica cecena si frammenta. I suoi amici di lingua russa sono obbligati a scappare, mentre i ceceni deportati fanno ritorno reclamando la loro patria. Le tensioni aumentano e scoppia un conflitto armato. La violenza investe la città: i vicini vengono uccisi, la sua famiglia è presa di mira e Grozny si trasforma in un campo di battaglia. Dopo quattro anni di guerra, sua madre è gravemente ferita e un attacco armato costringe Vladlena alla fuga, diventando una sfollata in Russia. In questo film ibrido, autobiografico e poetico, Sandu rivisita i suoi traumi attraverso i ricordi dell’infanzia, per rispondere a una domanda ossessionante: come si può spezzare il ciclo della violenza che forma i bambini e si trasmette di generazione in generazione?
Vladlena Sandu compone un documentario autobiografico che trasmette l'urgenza del racconto, ma anche la necessità di sublimare i messaggi e di trasporli in immagini efficaci e ad alto livello di comunicabilità. Un film che ci schiaffa in faccia una guerra per parlarci di tutte le guerre, che ci racconta la violenza nella formazione e i risvolti sui ragazzi che vivono e crescono… leggi tutto
Il nome Vladlena tiene in sé la radice del nome "Lenin", perché Vladlena è nata in URSS negli Anni Ottanta e Lenin era ancora un eroe, un riferimento, un simbolo onnipresente in monete, bandiere e addirittura torte di compleanno. Ma l'URSS si sfalda, l'"ubriacone" Eltsin prende il posto di Gorbaciov, e il luogo in cui Vladlena è nata diventa la Cecenia. La strategia… leggi tutto
Vladlena Sandu compone un documentario autobiografico che trasmette l'urgenza del racconto, ma anche la necessità di sublimare i messaggi e di trasporli in immagini efficaci e ad alto livello di comunicabilità. Un film che ci schiaffa in faccia una guerra per parlarci di tutte le guerre, che ci racconta la violenza nella formazione e i risvolti sui ragazzi che vivono e crescono…
Il nome Vladlena tiene in sé la radice del nome "Lenin", perché Vladlena è nata in URSS negli Anni Ottanta e Lenin era ancora un eroe, un riferimento, un simbolo onnipresente in monete, bandiere e addirittura torte di compleanno. Ma l'URSS si sfalda, l'"ubriacone" Eltsin prende il posto di Gorbaciov, e il luogo in cui Vladlena è nata diventa la Cecenia. La strategia…
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Commenti (2) vedi tutti
Opera d'arte astratta. Solo per chi apprezza il genere.
commento di iroBel documentario autobiografico che trasmette per immagini riflessioni sul valore della pace e l'atrocità della guerra. Di valore.
leggi la recensione completa di cantautoredelnulla