Trama
La quindicenne Emma, rimasta incinta dopo uno stupro, vive in una piccola comunità rurale protestante della Svizzera degli anni Quaranta. Circondata dal silenzio e dall’ipocrisia morale del villaggio, cresce in un contesto segnato dalle ombre della Seconda guerra mondiale e da una religiosità soffocante. Ma il trauma che la attraversa diventa, contro ogni previsione, la scintilla di un percorso di autodeterminazione: Emma impara a difendere il proprio spazio, a trasformare il corpo e la maternità in strumenti di sopravvivenza e resistenza, a costruire una ribellione fatta di piccoli gesti invisibili.
Marie-Elsa Sgualdo dedica questo film alle donne della sua famiglia e a tutte coloro che hanno combattuto battaglie silenziose per l’autonomia. Non è un racconto di trionfo, ma di scelte difficili e costi umani; un manifesto che intreccia memoria e attualità, mostrando come i diritti e le libertà delle donne siano il frutto di accumuli lenti di resistenze individuali. Ambientato nel passato ma radicato nel presente, À bras-le-corps è al tempo stesso un memoriale e uno specchio: la storia di Emma risuona come un monito in un’epoca in cui i diritti conquistati vengono nuovamente messi in discussione.
Note
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