Regia di François Ozon vedi scheda film
L'étranger (2025): locandina
VENEZIA 82 - CONCORSO
"Secondo lui la giustizia degli uomini non era nulla e la giustizia di Dio era tutto.
Gli ho fatto notare che era la prima che mi aveva condannato".
Algeri 1938. La vita di Meursault, un mite impiegato francese trentenne di bell'aspetto ma di scarse ambizioni, trapiantato nella colonia francese da tempo con l'anziana madre, da questi confinata in una casa di riposo, va avanti senza sussulti.
Anche la storia d'amore con la bella Marie non lo induce a cercare novità, magari con un matrimonio, e la proposta di tornare a Parigi a presiedere un nuovo ufficio del suo istituto non lo galvanizzato affatto.
Ma Meursault ha una caratteristica che lo, contraddistingue da chiunque: è sincero e non teme di rivelare ciò che pensa, anche quando, come capita spesso, i suoi pensieri poco convenzionali appaiono scomodi e poco adatti ad essere accettati o compresi, finendo per essere classificato come una persona fredda, insensibile e calcolatrice.
L'étranger (2025): Benjamin Voisin
L'étranger (2025): Benjamin Voisin, Rebecca Marder
Ciò accadrà già al funerale della madre, e ancor di più quando, a seguito di un violento litigio con un suo vicino di casa ed un gruppo di giovani algerini, Meursault si troverà a sparare ripetutamente ad uno di essi, provocando e la morte.
Senza risentimenti né un finto pentimento, il giovane finirà alla ghigliottina senza mai cedere alla tentazione di farsi compatire chiedendo perdono, né a Dio, né tantomeno agli uomini.
Dopo la trasposizione, sofferta e solo parzialmente riuscita a cura di Luchino Visconti del 1967, con protagonista Marcello Mastroianni, tocca al versatile ed iperattivo, talentuoso regista francese François Ozon il compito arduo di confrontarsi con la celeberrima opera letteraria omonima di Albert Camus. Con la sua fotografia argentea che aiuta a rendere più efficace l'ambientazione coloniale francese in Nordafrica degli anni '30, questo nuovo L'étranger brilla per la capacità di introspezione che la vicenda, opportunamente fedele al romanzo, riesce a fornire dell'ambiguo, enigmatico protagonista.
L'étranger (2025): Benjamin Voisin
L'étranger (2025): Pierre Lottin
Una figura quasi aliena, superiore ad ogni tipo di giudizio, umano o divino, che si erge a mite e silenzioso osservatore di una umanità affannato che si autoinfligge pene e sofferenze in nome di una ambizione che solo lui pare aver capito trattarsi di vana chimera. Alla riuscita del film contribuisce non poco l'azzeccata scelta del giovane attore protagonista, che trova in Benjamin Voisin, già presente nel delicato Estate '85 (2020) delo stesso regista, un ideale rappresentazione di una gioventù resa e scevra di stimoli, protesa a vivere seguendo un destino che si è convinti non possa stravolgersi in meglio adattando le proprie scelte e i propri ritmi di vita.
Il resto del cast appare assai ben strutturato, e vede coinvolti la splendida Rebecca Marder nel ruolo dolente di Marie, mentre Pierre Lottin, Denis Lavant, Swann Arlaud contribuiscono a cesellare personaggi di contorno indispensabili allo sviluppo narrativo portante.
Non ci sono commenti.
Ultimi commenti Segui questa conversazione
Commenta