Regia di Peter Dourountzis vedi scheda film
Rapaces (2025): locandina
CINEMA OLTRECONFINE
La drammatica vicenda, concepita sotto forma di thriller a sfondo cronachistico-sociale, inizia con un turpe omicidio ai danni di una giovane, trovata cadavere in un campo, sfigurata con dell'acido da parte di ignoti.
Una circostanza che colpisce molto un giornalista pur esperto ed abituato a certe violenze come Samuel (Sami Bouajila), che tuttavia riconosce in questo atto efferato legami drammatici con un passato trascorso.
Con al suo fianco la figlia Ava (Mallory Wannecque), che frequenta uno stage di giornalismo presso la stessa testata ove lavora il padre, Samuel cercherà, di nascosto e all'insaputa dei suoi superiori, di addentrarsi nei misteri che nasconde questo tremendo episodio di violenza assassina.
Fino a mettersi nei guai, lui e sua figlia appresso.
Rapaces (2025): Stefan Crepon, Jean-Pierre Darroussin, Sami Bouajila, Mallory Wanecque
Rapaces (2025): Mallory Wanecque
Il secondo film del regista Peter Dourountzis dopo Vaurien del 2020, è una sorta di thriller psicologico che si distingue dal genere per il pudore e l'inedita finezza attraverso cui la suspense si intreccia lentamente, incoraggiata da uno stile di regia sobrio che non smorza mai una tensione anzi crescente man mano che la storia si dipana ed i particolari si rivelano. Rapaces infatti non ostenta l'orrore e la violenza che stanno alla base del suo a te fatto, ma si struttura in modo originale mostrando le conseguenze, gli effetti collaterali dell'orrore in premessa, che il regista sceglie di non mostrare. Infatti quasi sempre la violenza si manifesta fuori campo, evocata e spesso amplificata da una efficace colonna sonora che aiuta al mantenimento di una tensione che non sceglie mai uno stile diretto o addirittura voyeurista.
Rapaces (2025): Mallory Wanecque
Rapaces (2025): Valérie Donzelli
Si tratta di un approccio più autoriale, molto studiato e non meno sofisticato, che può sembrare forse tendere a smorzare le dinamiche più abituali del thriller, ma che si rivela con il concludersi della storia, foriero di un livello di introspezione più sofisticato, reso efficace da un cast di interpreti azzeccato, a cui si uniscono con pertinenza i noti ed apprezzati Jean-Pierre Darroussin e Valérie Donzelli.
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