Regia di Joseph Zito vedi scheda film
L' immortale Jason Voorhees, ormai sin dall' inizio con la maschera da hockey che lo contraddistingue da "Weekend di terrore", giunge con la sua storia al quarto capitolo, che conclude idealmente una piccola saga, iniziata con lo storico "Venerdì 13" di Cunningham. "Immortale" è la parola che più si addice al killer di Crystal Lake: pugnalato, squartato, ferito, finito all' obitorio, e nonostante ciò continua a mietere vittime su vittime. Dopo due episodi diretti da Miner, la regia passa a Joseph Zito, che tutto sommato adempie al suo dovere in maniera abbastanza dignitosa, anche se ormai ogni episodio tende a somigliare al precedente: effetto un pò smorzato da Zito, che intreccia più storie in questo "Capitolo finale", ultimo solo nel titolo: a breve infatti Jason troverà un nuovo modo per sfuggire alla morte e riempire così i nostri più truculenti incubi.
Zito tutto sommato non se la cava male, peccato che l' originalità sia a livelli minimi.
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