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Once Upon a Time in Gaza

Regia di Arab Nasser, Tarzan Nasser vedi scheda film

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La recensione su Once Upon a Time in Gaza

di alan smithee
6 stelle

locandina

Once Upon a Time in Gaza (2025): locandina

CINEMA OLTRECONFINE - FESTIVAL DI CANNES 78 - UN CERTAIN REGARD: PREMIO MIGLIOR REGIA

C'era davvero una volta, come promette il titolo - che ci riporta a Gaza nel 2007, dopo aver ripercorso i deliranti recenti proclami dell'attuale presidente USA Trump circa l'opportunità di trasformare quello sventurato territorio conteso e martoriato, in una amena località turistica per ricch - uno studente sognatore di nome Yahya, a prima vista garzone in un piccolo spaccio alimentare che prepara felafel, gestito dallo stravagante ed opulento Osama. Costui in realtà è uno spacciatore, che sfrutta la faccia tosta ed il carisma che lo caratterizzano, per portare avanti i suoi loschi traffici, coadiuvato dal suo giovane e fidato dipendente, sfruttando le potenzialità del ristorante, ed utilizzando i felafel come rifugio per nascondere le sostanze stupefacenti da consegnare ai clienti.

Il commercio clandestino procede fiorente fino a quando la strada di Osama incrocia quella poliziotto corrotto che sventa il loro piano e conduce la storia ad un evento tragico.

Il riscatto è la vendetta arriveranno tempo dopo, quando il giovane avrà saputo crearsi un immagine radicalmente diversa, addirittura da attore protagonista del primo action girato nella Striscia, da quel suo tragico passato.

scena

Once Upon a Time in Gaza (2025): scena

scena

Once Upon a Time in Gaza (2025): scena

Mescolando finzione e realtà, Once upon a time in Gaza interroga senza tergiversarevtroppo i nostri orientamenti morali e politici, in particolare quel che gira attorno alle nozioni di verità e giustizia, che nel territorio infuocato di Gaza assumono un'accezione davvero emblematica. Considerato il drammatico contesto attuale, con cui peraltro si apre il film citando Trump ed il suo folle è sfacciato sogno colonialista, è risultato impossibile girare un film a Gaza, per cui Once Upon a Time in Gaza è stato girato in Giordania, ricreando tuttavia fedelmente la vita quotidiana del posto. L'uso di "C'era una volta" nel titolo del film è un riferimento cosciente, forse spericolato, ma non azzardato al mondo delle fiabe, ma soprattutto a lungometraggi cult della storia del cinema come C'era una volta in America , C'era una volta il West o C'era una volta in Anatolia.

scena

Once Upon a Time in Gaza (2025): scena

 

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Once Upon a Time in Gaza (2025): scena

Ed in fondo il film è un po' un western che parla di vendetta cobsumata negli anni e e di riscatto.

Intervistati a questo proposito, i fratelli registi Arab e Tarzan Nasser, di cui ricordiamo il precedente Gaza mon amour del 2020, presentato a Venezia nella sezione ufficiale Orizzonti, i registi offrono una nuova interpretazione del film, affermando che "'C'era una volta' non è semplicemente il titolo del film, ma l'espressione di ciò che Gaza è diventata: un campo di rovine, dove la storia è stata cancellata, dove il presente è intriso di sangue, dove il futuro è sempre più bloccato".

Anche per questo il film merita onori e rispetto, e il premio assegnato al Certain Regard del Festival di Cannes 2025 ne è certo un suggello, senza nulla togliere alla lodevole qualità intrinseca della materia e dello stile di regia dei due cineasti fratelli.

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