Regia di Philip Yung vedi scheda film
27° FAR EAST FILM FESTIVAL DI UDINE 2025
Il gestore di un ristorante vede la moglie e la figlia inspiegabilmente massacrate dal figlio adolescente spinto da una voce interiore che gli intima di ridurre la popolazione mondiale.
Tratto da un delitto talmente accaduto ad Hong Kong nel 2010, è un dramma ben scritto che maneggia con sensibilità un materiale doloroso, evitando il sensazionalismo e cercando di scavare nel trauma di chi sopravvive, un uomo distrutto ma che mantiene un'ammirevole compostezza davanti alla tragedia. Non fornisce facili risposte sui moventi di un'atrocità che rimarrà sempre un enigma imperscrutabile.
Attraverso una serie di flashback che ci raccontano la nascita e la storia del nucleo familiare inframmezzati a quanto avviene dopo la notte del delitto, con il figlio assassino ricoverato in un istituto psichiatrico detentivo ed il padre che decide nonostante tutto di non troncare il rapporto e di intraprendere un difficoltoso percorso verso il perdono.
Uniche pecche un attore protagonista poco espressivo nel ruolo del titolo e un'incapacità (invero comune a molte opere viste al festival) di concludere il film per cui l'ultima mezz'ora gira in tondo inanellando una serie di finali prima di chiudere su un'istantanea di una vacanza familiare al mare.
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