Gli adolescenti Chelsea, Allison, Derrick e Mike sono in lutto per il suicidio del loro amico Adam, ossessionato da un gioco online chiamato Hellworld. Il loro ex amico Jake incolpa il gruppo, dato che non hanno mai smesso di giocare nemmeno quando Adam mostrava i primi sintomi di malessere. Quando ricevono un invito a una festa di Hellworld in una villa isolata, la riluttante Chelsea decide di unirsi al gruppo e, sorprendentemente, incontrano anche Jake. Lui spiega di essere stato invitato da una ragazza conosciuta in una chat room. Vengono ospitati dal proprietario del maniero, che mostra loro la sua macabra collezione privata. Durante la notte, i ragazzi scoprono di essere a una vera e propria festa infernale.
Curioso gioco citazionista e -quasi- meta cinematografico questo ottavo capitolo di Hellraiser che, disattendendo le scarse aspettative, risulta sorprendentemente originale. Sorvolando sulla prima mezz'ora, rimane il migliore della trilogia diretta da Rick Bota.
Alcuni giovani appassionati della saga di Hellraiser partecipano a un gioco online: l'apertura (virtuale) del box denominato Configurazione del lamento permette loro di essere ammessi a Hellworld, una speciale celebrazione tenuta nella Leviathan house, costruzione edile del 1809, opera del criptico LeMerchand. L'ospite (Lance Henriksen) introduce i ragazzi nei sotterranei,… leggi tutto
L'ottavo film della serie di Hellraiser è l'unico veramente negativo della saga, e quello in cui più di tutti Pinhead è un elemento del tutto estraneo al film. La storia è praticamente inesistente, gli attori i soliti odiosi teen americani, la regia pessima. Tremenda poi la pubblicità che il film ha fatto alla Nokia. Un paio di scene splatter (perlopiù girate e montate molto male) non… leggi tutto
Alcuni giovani appassionati della saga di Hellraiser partecipano a un gioco online: l'apertura (virtuale) del box denominato Configurazione del lamento permette loro di essere ammessi a Hellworld, una speciale celebrazione tenuta nella Leviathan house, costruzione edile del 1809, opera del criptico LeMerchand. L'ospite (Lance Henriksen) introduce i ragazzi nei sotterranei,…
Ultimo capitolo della saga di "Hellraiser" (o, meglio, ultimo capitolo con Doug Bradley nei panni di Pinhead), è anche quello che ha meno legami con gli altri capitoli. Infatti, il film, oltre ad accentuare il distacco, nella trama quanto nelle atmosfera, con il capostipite bakeriano (distacco iniziato col buon "Hellraiser: Inferno"), si allontana anche dalla tendenza…
L'ottavo film della serie di Hellraiser è l'unico veramente negativo della saga, e quello in cui più di tutti Pinhead è un elemento del tutto estraneo al film. La storia è praticamente inesistente, gli attori i soliti odiosi teen americani, la regia pessima. Tremenda poi la pubblicità che il film ha fatto alla Nokia. Un paio di scene splatter (perlopiù girate e montate molto male) non…
forse il più brutto della saga di Pinhead, non c'è tensione, solo un pò di scene splatter(e queste erano inevitabili), ma la storia non và, poi nel film Pinhead che dovrebbe essere il protagonista indiscusso si vede solo un paio di volte, la serie Hellraiser qui ha toccato il fondo.
voto:4,5
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Commenti (1) vedi tutti
Curioso gioco citazionista e -quasi- meta cinematografico questo ottavo capitolo di Hellraiser che, disattendendo le scarse aspettative, risulta sorprendentemente originale. Sorvolando sulla prima mezz'ora, rimane il migliore della trilogia diretta da Rick Bota.
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