Sulla terrazza di un palazzo, un ragazzo assiste allo stupro di una giovane. La mattina dopo, sono ancora lì: lei vorrebbe morire, lui le canta una canzone. Cominciano a parlare. La vita continua?
Note
Wakamatsu, 98 film in 34 anni: non tutti sono perfetti, questo è uno dei più belli.
Film considerato un capolavoro. Considerato anche erotico. Ora, sul primo punto va da sé che molto conta il gusto. Sul secondo però, contano i fatti. E di erotico qui non c'è proprio nulla. Molto invece di tragico -affogato in un contesto grottesco e iperviolento (per l'epoca)- recitato e girato ad effetto fumettistico.
Un film maledettamente bello… Sicuramente Tarantino conoscerà questo regista, che sembra essere molto underground e anche molto pulp. Un film che ogni cinefilo dovrebbe avere.
Nel cinema di Koji Wakamatsu, il ritratto del male è sempre ridotto all’osso, alla sua scarna essenza di squallore e sofferenza. La sua arte è una poesia sbiadita e rassegnata, diluita nell’inchiostro annacquato del dolore; ma la reticenza e l’apparente distacco sono solo l’effetto della lontananza, del dislivello che separa la superficie della realtà… leggi tutto
Una sera, quattro balordi abusano di Poppo (Mimi Kozakura), una diciasettenne, violentandola sul terrazzo di un condominio. Dal balcone posto al piano superiore Tsukio (Michio Akiyama) assiste alla scena, per poi raggiungere la ragazza priva di sensi. Quando al mattino Poppo si risveglia, desidera suicidarsi, ma non trova il coraggio di gettarsi dal quinto piano e chiede a… leggi tutto
Una sera, quattro balordi abusano di Poppo (Mimi Kozakura), una diciasettenne, violentandola sul terrazzo di un condominio. Dal balcone posto al piano superiore Tsukio (Michio Akiyama) assiste alla scena, per poi raggiungere la ragazza priva di sensi. Quando al mattino Poppo si risveglia, desidera suicidarsi, ma non trova il coraggio di gettarsi dal quinto piano e chiede a…
Tutto ambientato in una terrazza con un gruppo di ragazzi che violentano una 17enne. Poco più di 1 ora di bianco e nero con schizzi di colore di dolore e di violenza. Avanti su tutto. Ps. Nel finale si vedono per pochi secondi le foto di R. Polanski&S.Tate
Sulla terrazza di un grattacielo, una ragazza viene stuprata dal branco. Solo un ragazzo non partecipa alla violenza di gruppo, anche se si limita a guardare. A lui la ragazza chiede di ucciderla. Il giovane si rifiuta, ma non perché sia incapace di uccidere.
Di vendetta in vendetta, non si può che giungere ad un finale tragico.
Una parabola che si basa sul binomio inscindibile eros e…
Scappare da situazioni, persone, luoghi, per poi ritrovarsi ad avere a che fare nuovamente e per sempre con le stesse persone, luoghi e situazioni, magari altre, ma identiche: questo è il Detour che a livello…
Sui temi (prossimi ad Oshima), di gioventù, sesso, violenza, morte, nichilismo, Wakamatzu fa un film estremo, eversivo, orgiastico, ambiguo. Ha il difetto di essere parecchio intellettualistico e francamente non sempre comprensibile, ma è riscattato da un talento visivo innegabile e da un sapiente utilizzo dell'unità di luogo (la terrazza). Certamente si tratta di un film…
Nel cinema di Koji Wakamatsu, il ritratto del male è sempre ridotto all’osso, alla sua scarna essenza di squallore e sofferenza. La sua arte è una poesia sbiadita e rassegnata, diluita nell’inchiostro annacquato del dolore; ma la reticenza e l’apparente distacco sono solo l’effetto della lontananza, del dislivello che separa la superficie della realtà…
Ormai la violenza dilaga al cinema, o forse credo che sia stata sempre presente, sotto ogni forma. Eppure la violenza per una certa cinematografia non è solo un pretesto o uno schizzo di sangue. La violenza…
Ormai la violenza dilaga al cinema, o forse credo che sia stata sempre presente, sotto ogni forma. Eppure la violenza per una certa cinematografia non è solo un pretesto o uno schizzo di sangue. La violenza…
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Commenti (3) vedi tutti
Film considerato un capolavoro. Considerato anche erotico. Ora, sul primo punto va da sé che molto conta il gusto. Sul secondo però, contano i fatti. E di erotico qui non c'è proprio nulla. Molto invece di tragico -affogato in un contesto grottesco e iperviolento (per l'epoca)- recitato e girato ad effetto fumettistico.
leggi la recensione completa di undyingMaledettamente controverso,violento,paranoico angosciante. Un vero e propio colpo allo stomaco.
commento di bambaUn film maledettamente bello… Sicuramente Tarantino conoscerà questo regista, che sembra essere molto underground e anche molto pulp. Un film che ogni cinefilo dovrebbe avere.
commento di mise en scene 88