In un futuro oppressivo in cui il governo ha il controllo di tutti media, Ben Richards si offre volontario per partecipare a un quiz televisivo mortale, che consiste nel farlo braccare per 30 giorni da killer professionisti. Se sopravviverà, vincerà un premio in denaro che gli servirà per curare il figlio malato e per aiutare la famiglia a uscire dall'indigenza.
Mi è parso che Wright abbia tenuto un po' troppo a freno la sua Estetica, inseguendo una maggiore commercialità action, e il finale forse si perde un po' via.
Detto ciò, per me è comunque un ottimo film che mette a nudo la fascistizzazione (ipermediatica) del regime capitalista.
Sicuramente meglio del film con Schwarzenegger (che fa un "cameo").
Mala tempora currunt. Per quanto la situazione attuale sia già ampiamente disastrosa, non si vede la luce in fondo al tunnel e tanti segnali spingono a pensare che la degenerazione sistematica da tempo in atto abbia ancora parecchia strada da percorrere davanti a sé. Nella fattispecie, le sperequazioni sociali procedono a tutta velocità nel loro incontrovertibile ampliamento… leggi tutto
Quello descritto in “The Running Man”, ultima pellicola di Edgar Wright, e ancor prima nell’omonimo action movie muscolare degli anni 80/90, da noi rititolato “L’implacabile”, nonché, come origine di entrambi, nel libro di Stephen King, ops, di Richard Bachman, dell’82, è quello che si dice un mondo distopico. Ovvero un mondo futuro ma con… leggi tutto
AL CINEMA
"Non sono il detonatore! Sono solo un uomo che vuole tornare dalla sua famiglia!"
Ben Richards è un operaio licenziato per comportamenti riottosinei confronti della proprietà e del sistema politico vigente, e, rimasto disoccupato, è costretto a partecipare suo malgrado ad un crudele reality show mortale, come espediente necessario a fargli tentare di…
Nel 2017, su twitter, Edgar Wright annuncia di voler rifare The Running Man, film del 1987 tratto dall'omonimo romanzo di Stephen King (firmato Richard Bachman) e nel 2025 finalmente esce nelle sale: scritto (insieme a Michael Bacall, che fa un cameo), diretto e prodotto da Wright, il film è il più costoso 110 milioni di $) finora realizzato dal Cineasta britannico e divide la…
THE RUNNING MAN.
Come si dice? Non c’è sette senza otto con Edgar Wrigth. Dopo quella piccola e sottovalutata perla di Ultima notte a Soho torna alla regia e alla scrittura di questo film tratto dal romanzo di Stephen King e come remake de L’implacabile con Arnold Schwarzenegger, anch’esso un adattamento, ma ne conservava solo il soggetto ed era più…
Sotto lo pseudonimo Richard Bachman, nel 1982, Stephen King dava alle stampe il secondo dei suoi due romanzi distopici (l'altro è The Long Walk, 1979), immaginando un'America del futuro totalmente in balia di un sistema televisivo distorsivo incentrato su giochi crudeli che ingannano i disperati di turno promettendo soldi facili e, al tempo stesso, distraggono e intrattengono un…
Mala tempora currunt. Per quanto la situazione attuale sia già ampiamente disastrosa, non si vede la luce in fondo al tunnel e tanti segnali spingono a pensare che la degenerazione sistematica da tempo in atto abbia ancora parecchia strada da percorrere davanti a sé. Nella fattispecie, le sperequazioni sociali procedono a tutta velocità nel loro incontrovertibile ampliamento…
Quello descritto in “The Running Man”, ultima pellicola di Edgar Wright, e ancor prima nell’omonimo action movie muscolare degli anni 80/90, da noi rititolato “L’implacabile”, nonché, come origine di entrambi, nel libro di Stephen King, ops, di Richard Bachman, dell’82, è quello che si dice un mondo distopico. Ovvero un mondo futuro ma con…
Soffermandosi sulla mera componente numerica della lista dei nuovi film di questa settimana, verrebbe spontaneo provare un moto di solidarietà per chi deve redarre questo testo (cioè io, grazie!). E…
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Commenti (3) vedi tutti
Mi è parso che Wright abbia tenuto un po' troppo a freno la sua Estetica, inseguendo una maggiore commercialità action, e il finale forse si perde un po' via. Detto ciò, per me è comunque un ottimo film che mette a nudo la fascistizzazione (ipermediatica) del regime capitalista. Sicuramente meglio del film con Schwarzenegger (che fa un "cameo").
leggi la recensione completa di DeathCrossUn bel mix di azione, adrenalina, ilarità e politica sociale distillato da un Edgar Wrigth riconoscibile sin dal primo minuto.
leggi la recensione completa di imperiormax89L'attualità nascosta dietro ad un action ben realizzato e senza sosta
leggi la recensione completa di kfactor