Regia di Siyu Cheng vedi scheda film
Uno dei tanti film a basso costo girati in digitale fluidissimamente accellerato 30 fp/s, che tutto sembrano fuorché cinema, realizzati industrialmente con capitali in Yuan per le uscite direttamente domestiche, e che Tony Jaa sta facendo prodotti dalla Repubblica Popolare Cinese, non Hong Kong.
Cosa che si vede chiaramente in quanto tutti i criminali malvagissimi che sparano davanti al padre a bambini piccoli e mogli, non sono ovviamente cinesi, ma tutti thailandesi, così come l'ambientazione, visto che non si può certo mostrare in un film cinese che certe cose e simile malavita organizzata potentissima e temibilissima, possano esistere e prosperare nella controllatissima Cina Popolare "Comunista".
Innanzitutto, per arrivare al fondo delle 106' di durata non poco intricata, bisogna ben spegnere il cervello
La regia è quasi ingiudicabile, la recitazione costantemente sopra le righe tipicamente da filodrammatica del sud- est asiatico, i dialoghi le battute standardizzati. Combattimenti decenti ma rovinati dal digitale. Questo è il succo.
Non bisogna cercare di capire la trama, e non mettere in discussione le azioni dei personaggi, totalmente fumettistici, non prestare troppa attenzione a quello che dicono. Nemmeno prestare attenzione allo sviluppo della trama e al ritmo artificiale, Allora andrà tutto bene. Meglio ancora, tenere l'attenzione pronta soltanto per andare avanti velocemente alle scene di combattimento.
Il film sarebbe stato migliore come montaggio delle scene di combattimento, innanzitutto se i personaggi non fossero perennemente ammutoliti tranne i soliti ghigno e le grida. L'aspetto visivo e fotografico è ìnfatti bello e curato, per un film così rovinato da un esagerato digitale HD.
Tony Jaa riesce come sempre a salvare un po' il film, anche a livello recitativo e no soltanto del Wing Tsun citato al suo interno, ma non può fare molto. Solite esilissime ragazze orientali ed erinni ammazzasette, quasi inarrestabili e indistruttibili, in particolare una killer dagli occhiali con le lenti rosse e i giubbotti di pelle, mania del proprio make-up rovinato dagli schizzi di sangue dei suoi macellati, oltre che "maestra di asce e piccoli picconi da alpinismo", che muove e agita in coppia con cattiveria e abilità al di là di ogni possibilità umane.
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