Regia di Ben Leonberg vedi scheda film
Good Boy (2025): locandina
CINEMA OLTRECONFINE
Ovvero: i misteri occulti che si annidano in case infestate, visti, o meglio avvertiti dalla sensibilità sviluppata di un affettuoso cane, un meraviglioso ed estroverso esemplare di Nova Scotia Duck Tolling Retriever.
A seguito di un lutto in famiglia, il giovane Todd si trasferisce nella fattoria isolata nei boschi appartenuta al nonno, morto da solo in circostanze piuttosto macabre e poco chiare.
Accompagna il ragazzo, che sta curando un suo per nulla trascurabile problema di salute, l'inseparabile cane Indy. Mentre tutto appare affascinante dal punto di vista dello sguardo umano, gli sviluppati sensi olfattivi, visivi e sensoriali del bel cane, inducono l'animale a percepire evidenti i segni sempre più palesi e sconcertanti, almeno per lui, di una presenza malevola che infesta la fattoria.
Ma Indy è un cane, ed essere preso sul serio da quel suo padrone afflitto da diversi problemi, fisici quanto psicologici, non si rivela cosa elementare.
Good Boy (2025): scena
Good Boy (2025): scena
Percependo l'essenza del male presente dagli scantinati della casa, ove risiede lo scheletro del cane del vecchio proprietario precedente, Indy non potrà fare altro che tentare di proteggere il suo inconsapevole ed ingenuo padrone. In film horror visto dalla parte del cane ci mancava proprio.
E ci voleva per analizzare l'essenza del male da una angolazione completamente originale.
Opera prima originale e molto ben girata da parte di Ben Leonberg,
Good boy, vezzeggiativo con cui un padrone imprudente e troppo distratto appella il suo unico vero, fedele amico, è un horror che si insinua con grande efficacia alle radici del male, sondando l'insondabile attraverso la presa in prestito degli istinti e dei sensi sviluppatissimi del fedele animale.
Good Boy (2025): scena
Good Boy (2025): Indy
La ripresa della vicenda "ad altezza" e visione "canina", funziona molto bene, intuendo il regista la necessità di sfocare particolari scontati come i connotati dei pochi esseri umani che popolano la vicenda, e che rimangono scientemente nello sfondo, in cornice, anche quando ricoprono ruoli fondamentali, come quello di Todd, padrone umano di Indy.
Certo poi chiunque abbia o abbia avuto un cane a cui voler bene, potrà obiettare che questo Indy è troppo silenzioso e riflessivo dinanzi alla percezione di un pericolo in agguato.
Certo è che sia cani, sia gatti, spesso si possono sorprendere nella realtà quotidiana a scrutare angoli bui, luoghi apparentemente qualunque, angoli della casa che non presentano apparentemente connotati di particolare interesse.
Volgendo spesso sguardi rivolti al vuoto che non nascondono una certa apparente angoscia o interdizione.
L'attore-cane Indy in questo senso è un campione di espressività, non si sa se davvero frutto di una sua peculiare caratteristica fisica, o magari per merito della smaliziata A.I. ormai dilagante anche ad uso casalingo.
Peraltro in Good boy l'unico essere umano che si vede nei particolari, pur fuggevoli, è l'anziano nonno, comunque deceduto, che appare in sinistre immagini appannaggio della sensibile bestiona.
Ad interpretare questo personaggio è stata scelta una vera e propria icona delle produzioni horror di serie B, ovvero Larry Fessenden, anche scrittore e regista, presente in un numero spropositato di horror a bassissimo costo (ma ha lavorato anche con Scorsese, Jarmusch e Kelly Reichardt), e quasi una leggenda del cinema di genere, noto per quel suo ghigno satanico degno del più ispirato Jack Nicholson.
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