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Escape from Safehaven

Regia di Brian Thomas Jones, James McCalmont vedi scheda film

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Ted_Bundy1979

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La recensione su Escape from Safehaven

di Ted_Bundy1979
4 stelle

Postatomico girato nel South Bronx in rovina e diroccamento per decine di isolati, dove furono girati negli anni '80 decine se non centinaia di altri film("Wolfen- La Belva immortale" di Michael Wadleigh, e "Bronx-41° Distretto polizia[Fort Apache the Bronx]di Daniel Petrie, per esempio, ma anche "Koyaanisqatsi" di Godfrey Reggio)e telefilm, quindi facendo del suo basso costo virtù e senza bisogno di chissà quali scenografie di distruzione, esattamente come fu per Castellari e "Fuga dal Bronx", girato negli stessi luoghi.

A differenza di altri titoli consimili in maggior parte girati direttamente per le infinite uscite home video di questo genere di film all'epoca, qui c'è un maggior decoro nei costumi e nei troppi interni che non denotano sciatteria o pressappochismo. Purtroppo è la storia che ha difetti di presa, e manca di momenti che si stagliano da una certa piattezza più televisiva(mezzo a cui non era destinato di partenza), che cinematografica. Il tono è generalmente molto cupo, e una variazione nel post-apocalittico degli echi da "La Pericolosa partita" e dal ben superiore e insuperato "Blood Camp Thatcher"(Turkey Shoot ala Escape 2000)(1980)di Brian Trenchard-Smith(altro modello australiano del filone, per non cambiare). Visto che anche qui abbiamo un campo profughi per famiglie che in realtà è un campo di prigionia, nel quale chi detiene il potere di vita e di morte, dentro o fuori, vi esercita ogni tipo di violenza, sopruso, abusi e vessazioni, anche sessuali. E la scena più memorabile è difatti la tortura e anche dei sensi, esercitata dalla tettona bionda strafica Tere Malson/Narcisse, sopra all'eroe- anti eroe filiazione diretta di Jena Plissken, Pierce, interpretato da Rick Gianasi, altro esponente noto della serie b ottantesca, quella più oltre, la stessa serie B. Per completisti del filone postatotomico è comunque una insperata e quasi incredibile riscoperta dal sommerso, visto anche come si rifà per immagini dei manifesti cinematografici newyorkesi del 1988, e di un certo look di Pierce/Rick Gianasi, all'inevitabile capostipite di Carpenter del 1981, che rappresentava ben altre fughe. E con cui ovviamente questo non può aspirare a una vera emulazione, in nessun modo. Distribuito però dalla Universal per l'h.v. nordamericano, e uscito anche in Laser disc NTSC Image Entertainment, nel 1989.

 

Ted_Bundy1979 

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