Regia di Martin Campbell vedi scheda film
Il titolo del film richiama il lavoro della protagonista Joey , ex-soldato diventata lavavetri per un grattacielo sede di un'importante azienda promotrice di sviluppo sostenibile in tutto il mondo. La sua capacità di mantenere questo lavoro è ostacolata però dalla presenza di suo fratello Micheal, autistico ma anche hacker informatico, incapace di non creare problemi a sua sorella. Durante una solita giornata di lavoro per Joey, lei e suo fratello si ritrovano insieme nel grattacielo quando un gruppo di ecoterroristi sequestra i prinicipali dirigenti e impiegati dell'azienda, i quali saranno uccisi se non eseguiranno le loro richieste.
Il primo film d'azione con Daisy Ridley come protagonista dopo la trilogia sequel di Star Wars è una grossissima delusione. Una sceneggiatura davvero orribile non serve bene un regista d'azione talentuoso come Martin Campbell (Goldeneye, Casino Royale, La Maschera di Zorro e anche uno dei più recenti The Foreigner sono esempi altissimi della sua abilità) La delusione poi, diventa ancora più forte perché un valido attore come Clive Owen viene sprecato in un ruolo piccolo e quasi insignificante. Buone idee come l'abilità della protagonista di arrampicarsi subito evidenziata, il suo rapporto con il fratello autistico sono poco sviluppate e a volte, involontariamente comiche. L'aggiornamento della figura del cattivo dal ladro all'ecoterrorista non porta nessun elemento di originalità o interesse e alla fine egli diventa presto una macchietta violenta e psicotica.
Inoltre, non c'è nulla nella messa in scena e nelle scene d'azione (pochissime e concentrate nella seconda metà del film) che compensi la povertà della sceneggiatura. Il ritmo è abbastanza sostenuto più per la breve durata (97 minuti) che per merito di Campbell. E se in qualche modo potrebbe richiamare Die Hard, il film non riesce nemmeno a essere una cattiva copia.
Cleaner (2025): Daisy Ridley
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