Regia di Guillaume Giovanetti, Cagla Zencirci vedi scheda film
CINEMA OLTRECONFINE
"Se tu sapessi l'odio che scorre nelle mie vene, avresti paura”
Una piacente donna ancora giovane, di nome Sabiha, in arte Arzu, separata e bisognosa di soldi per poter affrontare la battaglia legale che le consenta di ottenere la custodia del figlio, non ha trovato impiego migliore che il lavoro anonimo presso un call center erotico, ove intrattiene uomini ascoltandolo Ed eccitandoli.
Dignità e coraggio inducono Arzu ad affrontare con professionalità e organizzazione il pur discutibile mestiere, in una Turchia ove i diritti della donna non si sono mai dimostrati eccellere in salvaguardia è tutela contro prepotenze e sfruttamento.
La donna si organizza annotando particolari e caratteristiche dei suoi clienti abituali, di cui ella rappresenta un riferimento non solo erotico o sessuale, ma anche una sorta di guida saggia e pacata, rifugio ove abbandonarsi nei momenti difficili o complessi.
Siamo nel 1999, l'anno in cui una violenta catastrofe sismica si abbatte su Istanbul.
Tra i corpi rimasti sotto le macerie, Arzu assiste in diretta telefonica al crollo del, soffitto del luogo ove la contatta un adolescente, che, sepolto sotto le macerie all'altro capo del telefono, la implora di salvarlo.
Arzu comprende che l'unico modo per salvare il ragazzo, in un paese colto da una emergenza globale, è contattare il precedente cliente, un influente uomo, di stato, che lei sa essere impegnato in un bollente incontro di gruppo, sfruttando quella confidenza come monito a non parlare se l'uomo fa accorrere rinforzi per salvare il ragazzo. Mossa da un encomiabile prezzo del pericolo, la donna finisce per far precipitare gli eventi e mettendo a rischio la sua stessa vita.
La coppia registica di Sibel, presente nel Concorso di Locarno 2018, formata da Ça?la Zencirci e Guillaume Giovanetti, torna a dirigere il suo terzo lungometraggio con il teso ed incalzante Confidante, presente nel Panorama 2025 del Festival di Berlino. Un film che racconta di catastrofi come un blockbuster americano, ma a differenza di questi ultimi, nevracconta le drammatiche dinamiche senza mai concedere allo spettatore nessuna facile rappresentazione o ricostruzione visiva: tutto semplicemente è concitatamentebraccontato davanti allo, sguardo penetrante della bellissima ed assai espressiva attrice turca, Saadet I??l Aksoy, autentico valore aggiunto della operazione, sulle cui spalle poggia l'intero drammatico film.
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