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Clash

Regia di Jia-Chen Jiang vedi scheda film

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La recensione su Clash

di alan smithee
2 stelle

locandina

Clash (2024): locandina

27 FEFF - CONCORSO

Il film cinese ad alto budget diretto da Jiang Jia hen romanza la irresistibile ascesa della squadra di football americano conosciuta come Chongqing Dockers, che nel 2014 li condusse, contro ogni pronostico, a vincere il campionato cinese in questa categoria sportiva.

E nel raccontarlo parte dal basso, nel senso di ceto di base, raccontando come il popolano Liu Yonggan (Li Juxiao, un nuovo simil-promettente e scatenato Jackie Chan), figlio ventenne di un modesto venditore di tofu a domicilio, che lo ha inteso addestrare, già da bambino, ad eseguire consegne rapide sfidando ostacoli e tempo tiranno, rimane affascinato dal vedere una partita di calcio americano, decidendo di costruirsi una sua squadra a partire da un manipolo di simpatici, ma pure sfigati, volontari, animati da più volontà che da vera capacità.

scena

Clash (2024): scena

scena

Clash (2024): scena

 

Con l'aiuto finanziario di un truzzo boss mafioso di quartiere, e la supervisione di un coach di origini messicane di professione insegnante, più l'intervento di una improvvisata curatrice d'immagine tanto nerd quanto avvezza alla comunicazione mediatica, la squadra, dopo una tragica partenza, saprà trovare la strada per compiere il miracolo.

Tecnicamente, Clash è diretto anche in modo egregio, ineccepibile, grazie anche ad un budget a disposizione di un certo livello che esalta scene d'azione acrobatiche sin anacronistico, ma non certo piacevi alla visione.

scena

Clash (2024): scena

Ciò che devasta è la tendenziosa tediosità dello script, che cerca soluzioni facili, spianando la strada a scenette protese a suscitare elementare e pedestre empatia su quella parte di pubblico che, se arriva ad apprezzare, certamente è perché si fa avvincere da atteggiamenti ammiccanti a profusione, nonché da soluzioni dolciastre e da una retorica buonista che sfianca e provoca brividi almeno nei confronti di chi ancora è in grado di non farsi incantare da troppe fastidiose manfrine, invero stucchevoli e irritanti.

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