Regia di David F. Sandberg vedi scheda film
Until Dawn - Fino all'alba (2025): locandina
Dopo il Minecraft di Jared Hess, il 2025 ci presenta un'altra pellicola tratta da un videogioco, Until Dawn - Fino all'alba, dal regista di Lights Out, Annabelle 2 e i due film di Shazam!, vale a dire lo svedese, finanziato da Hollywood, David F. Sandberg. Il videogame in questione, già di per sé molto cinematografico, vedeva protagonisti otto ragazzi, riunitisi in uno chalet di montagna, che venivano braccati da un serial killer prima e da mostri folkloristici (i wendigo) poi. Al giocatore spettava il compito di farne sopravvivere quanti più possibile fino al sorgere del sole. Tuttavia, per realizzare questo film, gli sceneggiatori Blair Butler e Gary Dauberman hanno deciso di cambiare un po’ le carte in tavola.
Until Dawn - Fino all'alba (2025): Odessa A'zion, Belmont Cameli, Ella Rubin, Michael Cimino (II), Ji-young Yoo
La storia segue infatti la giovane Clover che, insieme a quattro amici, si reca in una casa sperduta nei boschi per cercare la sorella da tempo scomparsa. Giunti sul posto, vengono attaccati e uccisi uno ad uno da una minaccia sconosciuta, salvo poi risvegliarsi e rendersi conto che, ogni volta che muoiono, il tempo si resetta e la notte riparte proponendogli un pericolo diverso da quello precedente. Bloccati in un loop terrificante, i ragazzi dovranno svelare i misteri del luogo e sopravvivere fino all'alba. Il cast comprende un pool di attori semisconosciuti: Ella Rubin, Odessa A'Zion, I-Young Yoo, Belmont Cameli, Maia Mitchell e Michael Cimino, che ovviamente non è il celebre regista. Accanto a loro, figura anche un barbuto Peter Stormare, unico volto noto alle cronache, che è stato reclutato in quanto già presente nel videogioco.
Until Dawn - Fino all'alba (2025): Peter Stormare
Until Dawn - Fino all'alba (2025): Ella Rubin
Sulla carta, questa rilettura dell'opera videoludica originale sembrava promettere piuttosto bene. In effetti, il film ha un ritmo molto sostenuto, gli effetti speciali sono gradevoli alla vista e la regia, che in una particolare scena si rifà alla già citata opera prima di Sandberg, Lights Out, è sicuramente promossa. Tuttavia, l'iniziale curiosità finisce presto per svanire, per poi lasciare emergere la vera natura del film. Until Dawn non è altro che un minestrone, talvolta sconclusionato, di richiami al mondo del videogioco e a quello più prettamente horror. Pescando quasi a casaccio, tira fuori assassini, virus, fantasmi e mostri di vario genere nel tentativo di generare una tensione che finisce però divorata da un caos ingovernabile di morti sì esagerate ma noiose. Dopo un po’, le trovate non fanno più effetto, lo splatter smette di stupire, l'angoscia lascia lo schermo. A ciò dobbiamo aggiungere dei personaggi di cui ci importa ben poco, con drammi personali che abbiamo visto e sentito altre decine di volte. Certo, non sono i classici svampiti che popolano fin troppe pellicole scadenti e fa sicuramente piacere vederli aiutarsi a vicenda come dei veri amici ma per renderli davvero interessanti sarebbe servita maggiore caratterizzazione e un briciolo in più di carisma. La parte peggiore è però la sceneggiatura. La spiegazione finale del macabro loop temporale è poco chiara e, di conseguenza, molto poco convincente, per non parlare del ruolo giocato dal personaggio di Peter Stormare, che non solo è palesemente forzato ma spinge verso una conclusione assai improbabile.
Until Dawn - Fino all'alba (2025): Ella Rubin
Until Dawn - Fino all'alba (2025): Odessa A'zion
Per concludere, Until Dawn è un film difettoso con poche note positive. Se si parla di adattamenti da videogiochi non è da includere tra i peggiori ma se, invece, lo si valuta come prodotto cinematografico a sé stante, la vasta concorrenza nel genere a cui appartiene lo seppellisce senza troppi complimenti. Non credo si possa considerare un brutto film, credo, molto più semplicemente, che sia mediocre.
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