Regia di David F. Sandberg vedi scheda film
Until Dawn - Fino all'alba (2025): locandina
AL CINEMA
È trascorso quasi un anno dalla misteriosa sparizione di Melanie e sua sorella, di nome Clover (Ella Rubin), decidono di recarsi in auto nei luoghi da dove non è più tornata, non tanto per scoprire qualcosa, ma per esorcizzare una drammatica realtà mai accettata veramente.
Un sinistro gestore di rifornimento di benzina (il solito diabolico Peter Stormare), li indirizza in un luogo immerso in un bosco, ove in mezzo sorge una strana vecchia casa, che, tra l'altro, scopriranno essere sprofondata nel sottosuolo, assieme al resto del villaggio.
Until Dawn - Fino all'alba (2025): Odessa A'zion, Belmont Cameli, Ella Rubin, Michael Cimino (II), Ji-young Yoo
Until Dawn - Fino all'alba (2025): Peter Stormare
Allarmati da strani fenomeni, come una pioggia fortissima che esula solo attorno alla magione e da una clessidra che si capovolge di sua iniziativa, gli amici di Clover è scomparsa proprio in quella casa, ma molte altre persone hanno smesso di dare notizie di sé proprio da quel tenebroso luogo. Inoltre, al trascorrere del tempo segnato dalla clessidra, un violento assassino sopraggiunge a sterminare tutti i ragazzi, salvo costoro ritrovarsi in vita il giorno successivo, indotti a subire sempre il medesimo trattamento, o qualcosa di molto simile che si conclude con la loro carneficina.
Impiegherà no parecchio a cercare di uscire da quel truculento vicolo cieco su cui incombe quella sorta di sanguinoso incantesimo.
Dal regista svedese David F. Sandberg, autore dei non proprio esaltanti DC movies Shazam! (2019) e Shazam! Furia degli dei (2023), ma anche di due discreti horror come Light Out: Terrore nel buio (2016) e Annabelle 2 (2017), ecco l'ennesimo film horror tratto dall'omonimo, notissimo videogioco omonimo.
Until Dawn - Fino all'alba (2025): Ella Rubin
Until Dawn - Fino all'alba (2025): Odessa A'zion
Una trasposizione che definire meccanica è ancora poca cosa, da risultare pedante e ripetitiva già al decorrere del secondo giorno di permanenza all'interno del tugurio maledetto.
Si avverte, a tratti, l'impressione di trovarsi addentro ad una versione sadica e truculenta dell'indimenticata commedia sugli assurdi temporali "Ricomincio da capo", gioiellino indimenticati di Harold Ramis, che qui cerca di puntare sulla tensione e sulle atmosfere, ma annoiando non poco nel ricorrere allevsolite moine tra giovani ingenui ed azzardati che solo "imparando a morire" ogni sera, imparano poco per vta almeno a cavarsela con maggiore dignità. Nulla di veramente nuovo, né tantomeno di interessante all'orizzonte.
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