Regia di Eva Victor vedi scheda film
Sorry, Baby (2025): locandina
FESTIVAL DI CANNES 78 - QUINZAINE DES CINÉASTES
Agnes è una scrupolosa docente universitaria che, a seguito di una traumatica esperienza sessuale assimilabile ad una vera e propria violenza, ha deciso di con Finardi nella sua casetta graziosa ma piuttosto isolata per cercare, poco per volta, di provare a ricominciare ad avere contatti e rapporti col mondo che la circonda e va avanti.
La sua migliore amica Lydie, sta per partorire e, ciò nonostante, non smette di farle visita per la durata del weekend giungendo in auto dalla città.
E poi c'è anche un bizzarro e timido vicino suo coetaneo, che la desidera e a cui Agnes si concede, di tanto in tanto stempera do le angosce che ancora la assediato, ostenta do una comica ironia che le si aggrappa addosso con effetti spesso benefici e rasserenanti.
Lo struggimento da trauma rimane, ma la vita è corretto che proceda, e le ferite si rimarginino poco per volta, rimanendo un ricordo forse indelebile, ma anche sempre più lontano.
Sorry, Baby (2025): Eva Victor
Opera prima già apprezzata all'ultimo, Sundance, Sorry, baby è il primo film da regista della brava e spigliata Eva Victor, che opportunamente si concede anche nei panni della tormentata ma ironica protagonista. La affiancano due attori noti e versatili come Naomi Ackie e Lukas Hedges, in un film che è la quintessenza del film indipendente Usa, con più accezioni e risvolti positivi che altro.
Un film che vola leggero anche se cura le traumatiche esperienze di violenza mai scientemente chiarite nella storia, utilizzando un fine humor salvifico che è comprensibile possa rivelarsi come la migliore medicina per poter avviarsi verso una ripresa di una normalità di vita forse visibile ad un orizzonte non infinito.
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