Le esperienze incredibili e indicibili che Ray Mendoza, veterano delle forze speciali della marina statunitense (i Navy SEAL), ha vissuto durante il periodo che ha trascorso in prima linea in Iraq.
Se nel 1986, con Top Gun, i giovani appena usciti estasiati dalle sale correvano ad arruolarsi nell’aeronautica nei centri di reclutamento messi apposta lì a pochi passi, con un film simile a Warfare li avrebbero rasi al suolo.
È una vera esperienza cinematografica, un pezzo di guerra sbattuto in faccia senza filtri, a mostrare cosa voglia dire "guerra". Senza moralismi, senza orpelli, solo cruda esposizione. Per me imperdibile, nell'olimpo dei film antimilitaristi. Voto: 5 stelle (2025)
Con "Warfare" Ray Mendoza, supportato da Alex Garland, costruisce un racconto bellico rifiutando categoricamente la spettacolarizzazione delle attività militari, aiutato in ciò dalla scelta di una narrazione in tempo reale, dal rifiuto di una colonna sonora e dalla messa in scena della devastazione psicologica che la guerra provoca: imperdibile.
Qual è il punto? Ve lo dico io non Nazzaro con il gilet indiano.
Immaginate che la Russia o la Cina, invadano gli Stati Uniti per qualsiasi motivo insensato. Poi vi stabiliscano basi militari tutto intorno, e incomincino a compiere operazioni di perlustrazione urbane ovunque, sequestrando intere famiglie nelle loro case. Come li chiamereste?
Film che aspira al realismo, ma finisce per essere di cortissimo respiro. Più che costernarci per la sorte dei giovani soldati, dovremmo riflettere sulle motivazioni dei conflitti, e non rassegnarci come se fossero nella natura umana: sono, invece, scelte eteronome cui aderiamo grazie al lavaggio del cervello pianificato a tavolino.
AL CINEMA
Come fosse un diritto acquisito, un'unità di Navy Seal americani, impegnata in una missione ufficialmente di routine di sorveglianza del territorio nemico a Ramadi, Iraq, nel 2006, per motivi di prudenza, in attesa di essere ripresa dal proprio plotone su carro, occupa una abitazione privata, che, successivamente, si scopre composta da due appartamenti separati,… leggi tutto
Nel novembre del 2006, nella provincia di Ramadi, in Iraq, un gruppo di Navy SEAL stava conducendo una missione in una zona controllata dalle milizie di Al Qaeda con l’obiettivo di introdursi in un'area residenziale urbana e di sorvegliarla in modo da garantire il passaggio sicuro delle forze di terra il giorno successivo.
Tra i SEAL di quell’operazione c'erano il medico e cecchino… leggi tutto
La guerra, ci hanno insegnato, può essere uno strumento di oppressione per interessi economici o politici. La storia ci racconta che ci sono guerre buone e guerre cattive: quelle buone sono fatte per la "liberazione" dagli oppressori, normalmente stranieri, mentre quelle cattive sono fatte da perfidi dittatori. Gli Stati Uniti, nel progetto globalista massonico, rivestono oggi… leggi tutto
WARFARE – TEMPO DI GUERRA.
A un anno esatto da Civil War e a pochi mesi da 28 anni dopo ritorna Alex Garland con Warfare – Tempo di guerra che scrive e dirige insieme a Ray Mendoza. Quest’ultimo è stato proprio lì a Ramadi, ovviamente interpretato dall’attore protagonista.
2006, Ramadi in Iraq. Dopo una goliardica libidine collettiva…
Durante la guerra in Iraq, nel novembre del 2006, un gruppo di Navy SEAL americani si trova asserragliato all'interno di uno stabile circondato da forze nemiche. La loro missione si trasforma in un inferno nel quale due di loro finiscono gravemente feriti. I compagni faranno di tutto per cercare di portarli in salvo. Novello emulo di Ponzio Pilato, campione di qualunquismo e medaglia d'oro di…
Nel novembre del 2006, nella provincia di Ramadi, in Iraq, un gruppo di Navy SEAL stava conducendo una missione in una zona controllata dalle milizie di Al Qaeda con l’obiettivo di introdursi in un'area residenziale urbana e di sorvegliarla in modo da garantire il passaggio sicuro delle forze di terra il giorno successivo.
Tra i SEAL di quell’operazione c'erano il medico e cecchino…
Subito dopo Civil War, l'A24 annuncia l'inizio dello sviluppo di un film di guerra con Alex Garland e Ray Mendoza, supervisore militare per il film fanta-politico del 2024, alla regia: i due, inoltre, scrivono insieme la sceneggiatura, tratta da un evento bellico a cui Mendoza, alla sua prima regia, aveva partecipato. Warfare viene accolto bene dalla critica, vincendo anche il premio alla…
Sapete qual è il punto, per me, il solo ed esclusivo? Che "Warfare" è un grande film di guerra, ed essendo un grande film di guerra, mostra la guerra per quello che è: una merda. Tutte le polemiche sul giusto o sbagliato, la retorica dell'eroismo, gli americani, gli arabi, lasciano il tempo che trovano. Alex Garland, che gira magnificamente, diciamolo, ha voluto…
Difficile da valutare. Un veloce – per quanto lento all’inizio - horror di guerra, con tanti aspetti ottimi. Ma la lettura che offre è faziosa – e non rispetta in modo adeguato i diritti umani, nel suo filoamericanismo - o, nel migliore dei casi, troppo ambigua.
Un’ora e mezza in presa diretta: la vicenda narrata sembra proprio durare esattamente quanto il film.…
CIAK MI GIRANO LE CRITICHE DI DIOMEDE917: WARFARE – TEMPO DI GUERRA
Il bellissimo Civil War (dimenticatissimo agli ultimi Oscar) è stato il vero responsabile della realizzazione di questo massiccio e ostico Warfare.
È in quell’occasione che il regista Alex Garland ha incontrato Ray Mendoza, ex Navy Seal che la guerra in Iraq l’ha vissuta sulla sua pelle ed…
CM al Cinema (47)
Warfare – Tempo di guerra conferma una volta di più la statura di Alex Garland, affiancato qui dall’esperienza sul campo di Ray Mendoza, come uno dei narratori cinematografici più rigorosi e visionari del nostro tempo. Questa pellicola, costruita sulla base di una storia vera, restituisce il senso concreto e brutale del…
Dopo un paio di settimane di scarsa attività, in termini di nuovi film, e di incassi non proprio esaltanti (soprattutto se raffrontati a quelli degli ultimi due anni), con questa settimana la distribuzione cerca…
AL CINEMA
Come fosse un diritto acquisito, un'unità di Navy Seal americani, impegnata in una missione ufficialmente di routine di sorveglianza del territorio nemico a Ramadi, Iraq, nel 2006, per motivi di prudenza, in attesa di essere ripresa dal proprio plotone su carro, occupa una abitazione privata, che, successivamente, si scopre composta da due appartamenti separati,…
Scrivo questa recensione al netto di tutte quelle che si possono leggere a giro, entusiastiche e con un che oleozzante più che mai di preconfezionato con le solite consunte parole di buoni propositi e intendimenti, che sembrano già generate dall'A.I. Oltretutto, anche più del solito mi fa una fatica assoluta: "Warfare": una catastrofe cinematografica tecnicamente…
La guerra, ci hanno insegnato, può essere uno strumento di oppressione per interessi economici o politici. La storia ci racconta che ci sono guerre buone e guerre cattive: quelle buone sono fatte per la "liberazione" dagli oppressori, normalmente stranieri, mentre quelle cattive sono fatte da perfidi dittatori. Gli Stati Uniti, nel progetto globalista massonico, rivestono oggi…
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Commenti (6) vedi tutti
Se nel 1986, con Top Gun, i giovani appena usciti estasiati dalle sale correvano ad arruolarsi nell’aeronautica nei centri di reclutamento messi apposta lì a pochi passi, con un film simile a Warfare li avrebbero rasi al suolo.
leggi la recensione completa di imperiormax89Esperienza spettacolare e per stomaci forti......la guerra è questa e raccontata senza orpelli.....voto 7 1/2
commento di ripley2001È una vera esperienza cinematografica, un pezzo di guerra sbattuto in faccia senza filtri, a mostrare cosa voglia dire "guerra". Senza moralismi, senza orpelli, solo cruda esposizione. Per me imperdibile, nell'olimpo dei film antimilitaristi. Voto: 5 stelle (2025)
commento di robynestaCon "Warfare" Ray Mendoza, supportato da Alex Garland, costruisce un racconto bellico rifiutando categoricamente la spettacolarizzazione delle attività militari, aiutato in ciò dalla scelta di una narrazione in tempo reale, dal rifiuto di una colonna sonora e dalla messa in scena della devastazione psicologica che la guerra provoca: imperdibile.
leggi la recensione completa di DeathCrossQual è il punto? Ve lo dico io non Nazzaro con il gilet indiano. Immaginate che la Russia o la Cina, invadano gli Stati Uniti per qualsiasi motivo insensato. Poi vi stabiliscano basi militari tutto intorno, e incomincino a compiere operazioni di perlustrazione urbane ovunque, sequestrando intere famiglie nelle loro case. Come li chiamereste?
leggi la recensione completa di John_Nada1975Film che aspira al realismo, ma finisce per essere di cortissimo respiro. Più che costernarci per la sorte dei giovani soldati, dovremmo riflettere sulle motivazioni dei conflitti, e non rassegnarci come se fossero nella natura umana: sono, invece, scelte eteronome cui aderiamo grazie al lavaggio del cervello pianificato a tavolino.
leggi la recensione completa di Souther78