Regia di Paul Thomas Anderson vedi scheda film
OBAA (PTA, '25) è l'estrazione dell'essenza avant-pop, postmoderno-massimalista, (sur/iper)realista e isterica diluita in "action" di VL (TP, '90): n'è la transustanziazione drugo-inversa, l'ombra cinese. Piccolo capolavoro essudato d-e/a-llo zeitgeist. Solo non si vedono doolB & otaV. "Hey, TP!", disse TP a PTA. O fors'era il contrario, chissà...
• One Frame After Another.
Il corpo cavernoso (arma di contro-ritorsione) della gravità: V2 (VergelTungsWaffe 2), aka A4 (Aggregat 4).

War Pussy.


She's a runner, and you a stump!

No more lunatics.

Bad day for The Dude (and Bluto).

Il sensei non sembra affatto preoccupato.

Input & output responsibility.


A demon semen. (Take it easy, baby!)

It’s black!



No more pussy. ("Oh-oh!", disse il fratello della generalessa Vannacci.)

Siri: Brave Beaver, Chupacabra Hills.

E infine siam giunti alla fine col prevedibile, proprio perché abbastanza inevitabile, trucchetto utilizzato da Chase Infinity (utilizzo il nome dell'attrice e non quello del suo personaggio perché... beh... è ancor più appropriatamente pynchoniano!) contro il Piccolo Aiutante di Babbo Natale, ma ovviamente ottimamente realizzato.

• One Song After Another.
The Revolution Will Not Be Cinematic.
• Hippie → Yuppie → Mangiones.
Paul Thomas Anderson: sceneggiatura, co-produzione e regìa.
Thomas Pynchon: i(n)spirazione (, espirazione).
Leonardo DiCaprio - "Ghetto" Pat Calhoun / "Rocketman" / Bob Ferguson - Zoyd Wheeler.
Sean Penn - Colonnello Steven J. Lockjaw (Generale Jack D. Rippe...d) - Brock Vond
Teyana Taylor - Perfidia Beverly Hills - Frenesi Gates
Chase Infiniti - Willa Ferguson / Charlene Calhoun - Prairie Wheeler
Benicio del Toro - Sensei Sergio St. Carlos, ninja - Vato & Blood.
Eric Schweig - L'Avanti!
Regina Hall, Alana Haim, Shayna McHayle: French 75.
Tony Goldwin, John Hoogenakker, Kevin Tighe: The Christmas Adventurers Club.
Starletta DuPois - Nonna Minnie - Sasha Gates (figlia di Jesse Traverse e nipote di Reef Traverse e Estrella "Stray" Briggs).
Michael Bauman – light. (Luci che sembrano importare sempre "meno" a PTA.)
Andy Jurgensen – time. (After time.)
Jonny Greenwood – sound. (Più Tom Petty & gil Scott-Heron.)
Adam Somner – co-produzione (1967-2024).
• Addenda. (Una mia nota del 2014, incorporata nella recensione che all'epoca dedicai a "The Master", aggiornata - e confermata, seppur sui generis - 11 anni e 5 film dopo.)
Un cinema di Padri e Figli, quello di Paul Thomas Anderson:
- “Hard Eight (Sidney)”: Sidney (Philip Baker Hall) vs. John Finnegan (John C. Reilly): un rapporto reso orfano;
- “Boogie Nights”: Eddie Adams / Dirk Diggler (Mark Wahlberg) vs. Jack Horner ( Burt Reynolds ): un rapporto sostitutivo;
- “Magnolia ”: Frank T.J. Mackey (Tom Cruise) vs. Earl Partridge (Jason Robards): un rapporto riconciliato;
- “Punch-Drunk Love”: Barry Egan ( Adam Sandler ) vs. … la caterva di sorelle: un rapporto surrogato;
- “There Will Be Blood”: Daniel Plainview (Daniel Day-Lewis) vs. 1a) Eli e 1b) Paul Sunday (Paul Dano), 2) H.W.Plainview (Dillon Freasier e Russell Harvard), e 3) Henry (Kevin J. O'Connor): rapporti (padre - figlioccio/figliastro/fratellastro impostore) distruttivi;
- “The Master”: Freddie Quell (Joaquin Phoenix) vs. Lancaster Dodd (Philip Seymour Hoffman): un rapporto irreciproco;
- “Inherent Vice”: Golden Fang;
- “Junun”: friends;
- “Phantom Thread”: madre e figlio;
- “Licorice Pizza”: madre e figlio (più i valori extradiegetici colossali espressi con: PTA → Philip Seymour Hoffman → Cooper Hoffman);
- “One Battle After Another”: padre e figlia.
• Against the Day (and Thanatoids).

OBAA (PTA, '25) è l'estrazione dell'essenza avant-pop, postmoderno-massimalista, (sur/iper)realista isterica diluita in "action" di VL (TP, '90): n'è la transustanziazione drugo-inversa, l'ombra cinese. Piccolo capolavoro essudato d-e/a-llo zeitgeist. Solo non si vedono doolB & otaV. "Hey, TP!", disse TP a PTA. O fors'era il contrario, chissà...
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