Il film La valle dei sorrisi ci porta a Remis, un piccolo paese immerso in una valle isolata tra le montagne, un luogo che sembra custodire un segreto di felicità. I suoi abitanti, infatti, vivono con un’armonia insolita, quasi sospetta. Per Sergio Rossetti (Michele Riondino), nuovo insegnante di educazione fisica e uomo segnato da un passato misterioso, Remis appare all’inizio come la destinazione ideale per un nuovo inizio. Ma l’incontro con Michela, giovane proprietaria della locanda del paese, gli rivela un lato nascosto della comunità.
Dietro la serenità collettiva, infatti, si cela un rituale inquietante: una notte a settimana tutti gli abitanti si riuniscono intorno a Matteo Corbin, un adolescente dotato di un dono singolare e doloroso, quello di assorbire le sofferenze degli altri. La sua figura, venerata come quella di un “angelo”, diventa il perno di un equilibrio che però mostra presto le sue ombre. Il tentativo di Sergio di proteggere il ragazzo innesca un confronto con le dinamiche più oscure del paese e con il ruolo stesso di Matteo, sospeso tra vittima e redentore.
Paolo Strippoli, insieme agli sceneggiatori Jacopo Del Giudice e Milo Tissone, con il film La valle dei sorrisi affronta l’horror come spazio simbolico, dove la comunità, i legami familiari e la crescita adolescenziale si intrecciano in forme inaspettate. La valle dei sorrisi è un film indaga il bisogno umano di appartenenza, il rapporto ambiguo con le figure paterne – biologiche, surrogate o spirituali – e il prezzo da pagare per bandire il dolore.
“È un film sull’amore che cura, ma a caro prezzo”, spiega il regista. “Sull’importanza del dolore nelle nostre vite. E su chi ha il coraggio di non sorridere”.
Dopo l'interessante ma non del tutto convincente Piove, Paolo Strippoli ci regala, sorretto anche da un notevole cast, un buon film che pare riduttivo definire un horror. Piuttosto una riflessione sul dolore attraverso un dramma psicologico con forti influenze gotiche, ambientato in una natura straordinaria.
Quando si scrive un film, la trama deve reggere. Qui non regge nulla. Non si possono intavolare premesse che poi cadono nel vuoto. Manca il cosiddetto pay-off, che in un film di genere è tutto. Non so cosa ci abbia visto il Solinas in questo soggetto strampalato...le metafore sull'oggi? Boh.
“Cancellando il dolore si annienta Dio, perché Dio è soprattutto nel dolore”.
Sergio, insegnante di educazione fisica con un passato di campione di judo a livello internazionale, ma soprattutto uomo tormentato da un terribile dramma familiare, viene trasferito a Remis, paesino sperduto tra le Alpi Giulie.
L'inizio non è certamente dei migliori;… leggi tutto
In Italia l’horror si era arenato ormai da decenni, bloccato sui successi degli anni ’70 e ’80 e da un’estetica che, da quegli anni, non si è mai più evoluta, cristallizzandosi su un passato nostalgico, di successo, certo, ma ormai effimero.
Per l’horror in Italia il tempo si era come fermato.
Colpa di produttori troppo prudenti, di distributori poco… leggi tutto
VENEZIA 82 - FUORI CONCORSO
Un professore di ginnastica quarantenne di nome Sergio Rossetti, con un glorioso passato giovanile da judoka, si trova a coprire una supplenza di tre mesi a Remis, un paesino di montagna di un Nord Italia scientemente non precisato. Turbato da un drammatico passato che ancora lo logora è lo rende intrattabile ed ostile col prossimo, il prof non… leggi tutto
“Cancellando il dolore si annienta Dio, perché Dio è soprattutto nel dolore”.
Sergio, insegnante di educazione fisica con un passato di campione di judo a livello internazionale, ma soprattutto uomo tormentato da un terribile dramma familiare, viene trasferito a Remis, paesino sperduto tra le Alpi Giulie.
L'inizio non è certamente dei migliori;…
Presentato in anteprima alla 82ª Mostra internazionale d'arte cinematografica di Venezia, La Valle dei Sorrisi è il terzo lungometraggio firmato da Paolo Strippoli, dopo A Classic Horror Story (2021), co-diretto con Roberto De Feo, e Piove (2022). La sceneggiatura, opera dello stesso regista in collaborazione con Jacopo Del Giudice e Milo Tissone, segue le brutte avventure…
LA VALLE DEI SORRISI.
Alle superiori la prof di storia prese come spunto il film d’animazione Il gobbo di Notre Dame raccontandoci del perché durante la Festa dei Folli si preparava un contingente di guardie pronte a mandar via gli organizzatori a fine spettacolo. E cioè per via del fatto che nel XV secolo si credeva nella fuoriuscita dell’anima dal corpo con…
In Italia l’horror si era arenato ormai da decenni, bloccato sui successi degli anni ’70 e ’80 e da un’estetica che, da quegli anni, non si è mai più evoluta, cristallizzandosi su un passato nostalgico, di successo, certo, ma ormai effimero.
Per l’horror in Italia il tempo si era come fermato.
Colpa di produttori troppo prudenti, di distributori poco…
CIAK MI GIRANO LE CRITICHE DI DIOMEDE917: LA VALLE DEI SORRISI
Il vero punto di forza di questo bellissimo film è che nonostante le evidenti citazioni del miglior Shyamalan (Unbreakable in apertura e The Village in partitura), gli echi Kinghiani di Carrie e Il Miglio Verde e la strizzatina al folk horror di Ari Aster di Midsommar, Paolo Strippoli dirige un film con una sua…
La valle dei sorrisi (2025) segna un passo importante nel percorso di Paolo Strippoli. Rispetto agli esordi con A Classic Horror Story (2021) e Piove (2022), il regista mostra sicurezza narrativa e stilistica, costruendo un’atmosfera in cui la calma apparente cela inquietudini profonde. Il film affronta il dolore e la rimozione con uno sguardo diretto e intenso,…
Partiamo veloci, dritti nella materia, perché questa settimana c'è molto da dire e da vedere. E subito, in alto, partiamo anche forte con The Life of Chuck, tratto da un racconto di Stephen King…
Sono uscito dalla sala deluso, perché (e non so perché) credevo che questo film mi sarebbe piaciuto. Mi aspettavo un folk horror all'italiana, avendo sentito paragoni con Midsommar (e The Wicker Man), invece mi sono trovato davanti ad una copia confusa di un genere che sto arrivando a non sopportare, soprattutto quando ha come intento quello di spiegare…
VENEZIA 82 - FUORI CONCORSO
Un professore di ginnastica quarantenne di nome Sergio Rossetti, con un glorioso passato giovanile da judoka, si trova a coprire una supplenza di tre mesi a Remis, un paesino di montagna di un Nord Italia scientemente non precisato. Turbato da un drammatico passato che ancora lo logora è lo rende intrattabile ed ostile col prossimo, il prof non…
Un horror con un’idea interessante finisce, alla fine, per scivolare nella banalità. L’idea di base, quella di un uomo che va in questo villaggio di montagna e trova un ragazzo “venerato” come Dio, richiama un po’ il folklore. È chiaro che la storia voglia andare in quella direzione: il film è un horror folcloristico.
Questo horror cerca…
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Commenti (4) vedi tutti
Dopo l'interessante ma non del tutto convincente Piove, Paolo Strippoli ci regala, sorretto anche da un notevole cast, un buon film che pare riduttivo definire un horror. Piuttosto una riflessione sul dolore attraverso un dramma psicologico con forti influenze gotiche, ambientato in una natura straordinaria.
leggi la recensione completa di GIANNISV66La salvezza di Dio non parte dalla felicità, ma dal dolore.
leggi la recensione completa di imperiormax89Quando si scrive un film, la trama deve reggere. Qui non regge nulla. Non si possono intavolare premesse che poi cadono nel vuoto. Manca il cosiddetto pay-off, che in un film di genere è tutto. Non so cosa ci abbia visto il Solinas in questo soggetto strampalato...le metafore sull'oggi? Boh.
commento di r.237Un film sottovalutato, teso e inquietante, che racconta il dolore e le fragilità dei personaggi in una comunità apparentemente serena.
leggi la recensione completa di Letiv88