Le circostanze spingono Tokiko a prostituirsi (anche se per una sola volta) per poter pagare le medicine al suo bambino malato. Ma il marito Shuichi, da poco congedato dall'esercito, non la perdona...
Note
Ozu affronta spinosi temi sociali come il ritorno dei reduci di guerra, la spersonalizzazione urbana e la violenza in ambito familiare.
Un film fortemente drammatico in cui la travagliata vicenda di una coppia di coniugi riflette le desolate condizioni del Giappone annichilito dalla disfatta ma che intravede una speranza nel futuro.
Film di stampo neorealista. Lo stesso anno, in Italia, usciva 'Ladri di biciclette'.
Buon film, toccante e straniante come l'ambientazione industriale. Delinea un Giappone dove tutto deve servire a produrre e gli uomini sono ricondotti nell'alveo del mero sfruttamento. 8
In linea con Rosenbaum il più negletto fra i grandi film del regista. Ozu stesso si era pentito, forse del suo maggior pregio, l'aver ceduto a un'esposizione grafica del trauma della sconfitta, della frustrazione di dover adottare basi ideologiche ex-novo, della violenza atavica verso le donne (leggi i deboli, la nazione). Tanaka super as usual. 10
Gallina nel vento (titolo originale “Kaze no naka no mendori”) è stato girato da Ozu nel 1948 con lo sguardo ancora segnato dalle devastazioni del conflitto e dalla desolazione del dopoguerra. Come il successivo Crepuscolo di Tokyo del 1957, il motore della storia narrata è lo squilibrio provocato da un’assenza, qui quella del marito Shuichi (Suji Sano) partito… leggi tutto
Gallina nel vento (titolo originale “Kaze no naka no mendori”) è stato girato da Ozu nel 1948 con lo sguardo ancora segnato dalle devastazioni del conflitto e dalla desolazione del dopoguerra. Come il successivo Crepuscolo di Tokyo del 1957, il motore della storia narrata è lo squilibrio provocato da un’assenza, qui quella del marito Shuichi (Suji Sano) partito…
Ovvero: Il Festival di Venezia 79 ...per tacer del gatto. No, diciamolo subito. Il gran regista filippino Brillante Mendoza non ha partecipato alla… segue
79ma MOSTRA INTERNAZIONALE D’ARTE CINEMATOGRAFICA DI VENEZIA 2022 – CLASSICI RESTAURATI
In un quartiere popolare sorto all’ombra di un imponete gasometro, Tokiko aspetta col figlioletto Hiroshi il ritorno del marito da anni arruolato nell’esercito. Un’improvvisa malattia del bambino richiede un costosa ospedalizzazione, che la donna decide di pagare con un…
Tokiko, sola con il suo bimbo e in difficoltà economiche in attesa che il marito torni dalla guera, per far curare il bimbo si rassegna a prostituirsi una volta; l'amica la rimprovera, poi la comprende ma le raccomanda di non dire nulla al marito finalmente tornato; troppo tardi: lei lo ha già detto, provocando una grave lunga crisi.
Uno dei films meno noti di Ozu, ma di quelli…
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Commenti (4) vedi tutti
Un film fortemente drammatico in cui la travagliata vicenda di una coppia di coniugi riflette le desolate condizioni del Giappone annichilito dalla disfatta ma che intravede una speranza nel futuro.
leggi la recensione completa di vermeverdeFilm di stampo neorealista. Lo stesso anno, in Italia, usciva 'Ladri di biciclette'. Buon film, toccante e straniante come l'ambientazione industriale. Delinea un Giappone dove tutto deve servire a produrre e gli uomini sono ricondotti nell'alveo del mero sfruttamento. 8
commento di BradyIn linea con Rosenbaum il più negletto fra i grandi film del regista. Ozu stesso si era pentito, forse del suo maggior pregio, l'aver ceduto a un'esposizione grafica del trauma della sconfitta, della frustrazione di dover adottare basi ideologiche ex-novo, della violenza atavica verso le donne (leggi i deboli, la nazione). Tanaka super as usual. 10
commento di Inside manDramma in Famiglia per cause avverse di Malattia ma comunque ormai poco appassionante.voto.4.
commento di chribio1