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Love in the Big City

Regia di Eoni vedi scheda film

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alan smithee

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La recensione su Love in the Big City

di alan smithee
7 stelle

scena

Love in the Big City (2024): scena

27 FEFF - CONCORSO

Nel mai dimenticato Harry ti presento Sally di Rob Reiner (1989) veniva confutata la teoria secondo la quale il sentimento di pura amicizia tra un uomo ed una donna è uno stato d'animo che, alla lunga, si rivela un autentico passo falso.

Quello che invece, oggigiorno, in una metropoli come Seoul, avviene tra il bello e riservato ventenne Heung-soo e la spavalda, non meno seducente, e temerari coetanea Jae-hee, avvalora nuovamente questa arrischiata massima.

Lungo un arco temporale di circa 13 anni vissuti assieme dividendo un affitto proibitivo come sono quelli nella capitale sudcoreana oggi, i due sperimentano, tra alti e bassi, litigate furiose, momenti di intimità disinteressata e un reciproco concreto appoggio, come invece l'amicizia vera possa anche contraddistinguere due individui di sesso opposto.

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Love in the Big City (2024): scena

scena

Love in the Big City (2024): scena

 

Certo il fatto che il ragazzo sia segretamente, ma mto convintamente, omosessuale, agevola molto, almeno da un lato, questa per moti avventata ipotesi.

La brillante regista E.oni, avvezza a dirigere commedie commerciali tuttavia spesso scorrette da un buon impianto narrativo, azzecca appieno anche questa sua nuova avventura di regia, dirigendo una commedia scatenata e brillante da cui emergono due straordinarie ed assai stratificate figure protagoniste.

Vedere per credere.

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Love in the Big City (2024): scena

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Love in the Big City (2024): scena

 

Buona parte della riuscita del film si deve infatti alla esplosiva sceneggiatura, tratta dall'omonimo romanzo di Park Sang Young, al piglio direzionale della tosta regista già menzionata sopra, ma non meno alla scelta azzeccata di due bravissimi e seducenti interpreti protagonisti: Kim Go-eun, vista di recente in Exhuma, è una delle giovani attrici più in vista in circolazione in Corea.

La affianca con tenebrosa finezza il baldo Steve Sanghyun Noh, volto emergente che sarà opportuno e probabile rivedere presto in scena.

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