Regia di Nicolas Philibert vedi scheda film
Molti anni fa in un cinema di Bologna andai con le mie compagne di corso e la nostra relatrice della Scuola di Specializzazione per diventare insegnanti di lingua francese a vedere "Etre et avoir" di Nicolas Philibert. Il film fu una gradita sorpresa per tutti: Philibert utilizza il cinema documentario, che già aveva portato ad un livello qualitativo notevole ne "Il paese dei sordi", per raccontare la storia di Georges Lopez, un maestro di scuola elementare in una pluriclasse di uno sperduto paese del Massiccio Centrale in Francia. In realtà, Philibert racconta parecchie storie, quella dell'insegnante in procinto di andare in pensione e quella di molti dei suoi alunni, seguiti a scuola ma anche a casa, tanto che il film si pone a metà strada fra il documentario e la cronaca narrativa, ovviamente ricostruita. È un'opera toccante che privilegia l'emozione nella sua aderenza alla realtà, senza inutili spettacolarizzazioni della materia. Personalmente preferisco un film come questo a tutta la linea di documentari alla Michael Moore o Sabina Guzzanti o ai vari mockumentary. È un cinema di tipo morale, un'inchiesta sui valori dell'educazione nel mondo attuale in una realtà marginale e isolata. Consigliato a tutti, non solo a chi esercita la professione di insegnante. La forza dello sguardo filmico di Philibert sta anche nel certosino lavoro di preparazione che l'ha portato a visitare circa cento scuole prima di scegliere quella di Saint-Etienne sur Usson, nel Puy de Dome, dove una troupe composta dal regista e da tre collaboratori è entrata nella classe del maestro Lopez dal dicembre del 2000 al giugno del 2001. In Francia il film ha avuto un ottimo successo, con circa due milioni di spettatori, notevole per un documentario, ma da quanto ho letto il maestro Lopez e altri genitori dei bambini hanno fatto causa al regista per un presunto abuso nell'utilizzo della loro immagine, istanze che sono state rifiutate in tribunale con sentenze che confermano la sostanziale onestà e riuscita dell'opera.
Voto 8/10
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