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Il cuore altrove

Regia di Pupi Avati vedi scheda film

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claudio1959

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Questo testo contiene anticipazioni sulla trama.

La recensione su Il cuore altrove

di claudio1959
8 stelle

Film molto delicato , poetico e di rara sensibilità, una vera perla pregiata della produzione cinematografica di Pupi Avati. Visto nel 2003 4 volte al cinema in due mesi, per quanto mi era piaciuto.

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Pupi Avati

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Vanessa Incontrada

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Neri Marcoré

Zamora (2023): Neri Marcoré

Il cuore altrove Italia 2003 la trama: Nello Balocchi, uno studente trentacinquenne , timido e molto impacciato, viene mandato dal padre, uomo tutto di un pezzo legato agli affari ed attratto dalle donne, nonché sarto del Papa, ad insegnare in un importante liceo di Bologna con la speranza che vivere in una città emancipata lo porti a trovare finalmente una brava moglie, garantendo alla famiglia la sospirata discendenza. La recensione: Il cuore altrove è un film diretto da Pupi Avati, presentato in concorso al 56º Festival di Cannes. Soggetto di Pupi Avati Sceneggiatura di Pupi Avati Prodotto da Antonio Avati Casa di produzione Duea Film, Rai Cinema Distribuzione in italiano 01 Distribution. Scrivere di questo film per me non è facile, perché sono innamorato perso di questa bellissima pellicola di Pupi Avati, un regista che ammiro, ma che in questo film ha saputo arrivare all’eccellenza pura, un film che mi ha emozionato e lasciato un impronta indelebile nella mia anima. Un film che sembra un racconto fragile, ma nella realtà gentile e garbato, con una colonna sonora di Riz Ortolani creata in stato di grazia. Un film profondamente malinconico, come il bravissimo protagonista misurato e sorprendente Neri Marcorè/Nello Balocchi il professore. Un film molto ben ambientato nella Bologna del 1920, la storia di un amore impossibile tra il professore e Angela l’incantevole ragazza diventata cieca interpretata in modo maestoso da una delicata Vanessa Incontrada. Ottime le prove anche di Giancarlo Giannini il padre e del compagno di stanza di Nello il bravo cantante napoletano qui nelle vesti di attore Nino D’Angelo/Domenico “Nino” il barbiere. Una storia capace di farci capire la vita a volte piacevole e sofferta e con un destino beffardo a dirigere i giochi sopra di noi esseri umani. Il finale poi mi ha ricordato lo stile di Federico Fellini ed anche Charlie Chaplin e chiude in modo splendido il film. Questo film per me è il migliore di Pupi Avati, molto letterario quasi gozzaniano e ci fa capire il vero sentimento dell’amore, sa toccare le corde giuste e le lacrime che sgorgano dagli occhi del professore innamorato sono autentiche, perché la passione d’amore divora e non lascia feriti, però è un’esperienza unica e irrinunciabile nella vita ed anche gli spettatori più sensibili si commuovono in alcune toccanti scene. Un Avati capace di calibrare in modo perfetto la storia e rendere i suoi personaggi autentici e indimenticabili. Interpreti e personaggi Neri Marcorè: Nello Balocchi Vanessa Incontrada: Angela Sandra Milo: Arabella Giulio Bosetti: dottor Gardini Nino D'Angelo: Domenico "Nino" Cesare Cremonini: Parroco di Santa Lucia Giancarlo Giannini: Cesare Balocchi Anna Longhi: Lina, madre di Nello Angelo Di Loreta: monsignore Chiara Sani: Jole, amante di Nino Edoardo Romano: Gibertoni, preside Sarah Maestri: Grazia Rita Carlini: Emanuela, manicure Vincenzo Alfieri: cliente Alfiero Toppetti: Renato Francesco Colombati: studente Faliero

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