Regia di Emmanuel Courcol vedi scheda film
A Thibaut (Lavernhe), direttore d'orchestra di fama planetaria, viene diagnosticata la leucemia. L'uomo si mette così alla ricerca di un possibile donatore di midollo e, con l'occasione, scopre di essere stato adottato. Ma il donatore esiste, ed è il fratello (Lottin) dal quale venne separato quand'era piccolissimo e che adesso è impiegato per pochi spiccioli in una mensa scolastica, dilettandosi a suonare il trombone nella banda comunale formata dagli operai a rischio licenziamento con i quali lavorava fino a poco tempo prima. A seguito dell'operazione, Thibaut lo ripagherà insegnandogli l'arte della direzione d'orchestra. Ma non tutto andrà come previsto…
Già regista di Un anno con Godot (dal cui adattamento Riccardo Milani ha ottenuto lo strepitoso Grazie ragazzi), Emmanuel Courcol firma un'opera di musica e buoni sentimenti, una commedia agrodolce che tiene costantemente d'occhio le differenze di classe e della quale si apprezza l'umanesimo di fondo, ma che si incaglia nello schema piuttosto corrivo dell'amore fraterno, sul modello di Grazie, signora Thatcher! Ma qualche frammento - come quello in cui i due fratelli virano in chiave boogie l'Aida di Verdi - e, soprattutto, lo strepitoso e commovente finale, sulle note del Bolero di Ravel, da soli meritano la visione.
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