Regia di Damian Mc Carthy vedi scheda film
Oddity (2024): locandina
Nell'antefatto, una donna di nome Dani, sola all'imbrunire in una casa isolata che si sta impegnando attivamente a ristrutturare, dopo aver appreso dal marito che costui non potrà rientrare a casa fino al giorno seguente, sente bussare alla porta, ma nutre un comprensibile timore ad aprire, nonostante lo sconosciuto la avverta che ella sta correndo un grosso pericolo, perché un terzo intruso è entrato in casa.
La regia non ci concede di vedere cosa succede dopo, ma veniamo indirettamente a conoscenza che la donna è stata uccisa brutalmente, e per il misfatto è stato condannato proprio quello sconosciuto, che, tra l'altro, si rivelerà un paziente del marito, di professione psicologo presso una clinica per malati mentali.
Ma scopriamo anche, poco dopo, che la vittima ha una sorella, di nome Darcy, che, pur malata di tumore al cervello, è un'acuta sensitiva che, giunta a sorpresa nella casa dove la donna è stata uccisa, vi si installa con determinazione, suscitando imbarazzo nel cognato, che dopo così poco tempo si è già consolato del lutto frequentando una giovane donna, conosciuta sul lavoro, e che non pare particolarmente sofferente per quella situazione.
Oddity (2024): scena
Oddity (2024): Carolyn Bracken, Caroline Menton
Quello che pare sempre più un diabolico complotto ordito da un marito disamorato per disfarsi della propria consorte, è nulla al confronto di cosa riuscirà a scatenare la sorella, attraverso maledizioni su cose solo apparentemente inanimate, come un inquietante manichino di legno dalle movenze simili ad una mummia.
Incubi ed oggetti maledetti sono stati già al centro dell'interessante esordio del talentuoso e visionario regista inglese Damian McCarthy, ovvero quell'incubo teso e incalzante che è stato Caveat (2021).
In questo ancor più convincente e delirante Oddity riappare anche, seppur in una veloce incursione, il minaccioso coniglio spellato del suo appena citato film di esordio, e l'opera, suggestiva e spaventosa, vive del fascino inquietante di situazioni allucinanti e di un'originale atmosfera da incubo che caratterizza e descrive i tratti sinistri della tetra casa in via di ristrutturazione che accoglie e martirizza i suoi ospiti.
Oddity (2024): Caroline Menton
Oddity (2024): Gwilym Lee, Carolyn Bracken
Nessuno, in Oddity, è veramente innocente, e la scaltrezza si rivela l'arma decisiva per sconfiggere un avversario non meno acuto e malizioso che, tuttavia, non ha fatto i calcoli con le conseguenze letali di antichi rituali di magia nera che si rivelano in grado di dare vita ad oggetti inanimati di aspetto sinistro o comunque ben poco rassicurante.
McCarthy, dinanzi ad una storia che, sulla carta, appare non dissimile a tante tragedie nere di soprusi e crudeltà indicibili degne delle più crude pagine di cronaca nera familiare, riscrive le dinamiche efferate di un omicidio sadicamente premeditato, intessendolo degli infernali effetti di una magia oscura e occulta, che interviene a ristabilire una sorta di contrappasso impossibile quando si resta legati alle conseguenze terrene di un complotto sadico ed astutamente premeditato.
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