Regia di Eli Roth vedi scheda film
In lseguito a una sanguinosa sommossa avvenuta durante il Black Friday a Plymouth nel Massachusetts, un inquietante maniaco mascherato da pellegrino torna a mietere vittime, perseguitando coloro che lo hanno ucciso e i loro "amici e familiari".
La scena iniziale della rivolta nel supermercato è una critica diretta alla frenesia e alla violenza del Black Friday, mostrando persone che si azzuffano per oggetti di consumo come fossero animali, trasformando una celebrazione del ringraziamento in una caccia all'uomo per il profitto. Il film prende di mira la superficialità dei giovani, l'egoismo e l'assenza di valori, spesso mediati dai social network, dove gli eventi tragici vengono filmati e condivisi senza empatia. Il killer, ispirato a John Carver (il fondatore puritano di Plymouth), agisce per punire i responsabili della morte di una ragazza durante la rivolta del Black Friday, ma lo fa in modo estremo, usando i temi del Ringraziamento per i suoi omicidi, come una parodia macabra della festività. Pur essendo satirico, il film è pieno di citazioni e omaggi al genere slasher degli anni '80 e '90 (come Halloween e So cosa hai fatto), con un killer mascherato e omicidi cruenti e creativi. Patrick Dempsey però non è convincente nel suo ruolo, le performance degli altri attori sono a tratti esagerate e i personaggi privi di spessore, utilizzati più come "carne da macello" che come figure empatiche. La satira sociale sul consumismo non è sempre efficace, nonostante l'intenzione di criticare l'egoismo e la superficialità americani.
È un'esperienza horror non troppo impegnativa, che celebra il genere slasher. A me però il cinema di Eli Roth non piace, troppa violenza fine a se stessa. Questo comunque è migliore di Cabin Fever che a mio avviso è indecente. Consigliato solo agli amanti del genere.
Thanksgiving (2023): Gina Gershon, Patrick Dempsey
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