Regia di Sam Mendes vedi scheda film
Sono andata al cinema fiduciosa del fatto che almeno non avrei visto uno di quei polpettoni,statunitensi o meno, in cui è netta e definitiva la frattura fra buoni e cattivi,fra ciò che è bene e ciò che è male e dove,in ogni caso, tutti pagano le proprie colpe e così sia. Ho dovuto purtroppo constatare che mi sbagliavo:"Road to perdition", alla luce di quello che ho visto non so se sia più ridicolo il titolo originale o quello italiano, è un film verboso, patetico, a tratti persino ridicolo nella caratterizzazione grossolana di alcuni personaggi e, cosa peggiore di tutte, caratterizzato da quel moralismo borghese per cui in un film che si rispetti tutti devono pagare in modo definitivo i propri errori. I "cattivi" ça va sans dire, ma anche i "buoni" che hanno ucciso qualche "cattivo", tanto per espiare le proprie colpe in una sorta di martirio che garantisca loro la Pace. E per assicurarsi l'attesa pioggia di Oscar, il finale è edificante e consolatorio, con il figlio saggio che sopravvive, salvo nel corpo ma soprattutto nell'anima.
Un grande!Insieme al volto sofferente di Paul Newman, l'unico valido motivo per sorbirsi questo polpettone. Il suo personaggio è paradossalmente il più simpatico di questa galleria di maschere e la sua interpretazione da applausi.
Non ci sono commenti.
Ultimi commenti Segui questa conversazione
Commenta