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Q - Il serpente alato

Regia di Larry Cohen vedi scheda film

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Questo testo contiene anticipazioni sulla trama.

La recensione su Q - Il serpente alato

di axe
7 stelle

New Yok. Un misterioso predatore alato vola sulla città. Rapisce individui sui tetti o piani altri dei grattacieli, ghermendoli con gli enormi artigli; bagna le strade sottostanti con i loro sangue. Sempre più persone ne vedono le forme stagliarsi sfumate in controsole. Contemporaneamente, diversi cadaveri sono rinvenuti scuoiati o mutilati. il tenente Shepard, incaricato delle indagini, ha l'intuzione di collegare le casistiche, ipotizzando che il mostro alato sia Il "Serpente Piumato" Quetzalcoatl, divinità azteca, spinta a colpire da un misterioso evocatore che le dedica sacrifici umani. Nel frattempo, Quinn, musicista fallito, corroso da complessi di inferiorità, tenta un furto di preziosi. Il colpo non ha successo, e l'uomo, temendo di essere inseguito, si rifugia negli ultimi piani del grattacielo Chrysler, scoprendo che la creatura ha scelto quel luogo per nidificare. Quinn, alla ricerca di riscatto, matura il proposito di cedere l'informazione in cambio di denaro e fama. "Q - Il Serpente Alato" è diretto da Larry Cohen, un regista in grado di connettere intrattenimento e critica sociale. Questo film non fa eccezione; trattasi di un horror d'azione dalla trama decisamente - direi, volutamente - poco plausibile nelle premesse e nello sviluppo. Descrive con causticità, al limite del grottesco, la gente di New York; una società allo sbando, edonista, avida, spietata con chi è lasciato indietro, persa nell'inseguire chimere. Il mostro volante appare raramente sullo schermo; la sua azione è raccontata dai volti terrorizzati delle vittime, un attimo prima di essere afferrate; dai resti umani abbandonati nei dintorni del nido; dalle pessime condizioni dei cadaveri. Ad indagare è una piccola squadra di investigatori, quasi la creatura fosse un criminale non diverso da molti altri. Appresa la posizione del nido, l'approccio non cambia. Quetzalcoatl è affrontato da una squadra di poliziotti come se fosse un avversario come un altro, in una metropoli che non fa mancare alcunchè ai suoi tutori dell'ordine. Tra i personaggi, spiccano, interpretati rispettivamente da David Carradine e Richard Roundtree, Shepard e Powell, ufficiale e gregario, bianco e nero, poliziotto "buono" e poliziotto "cattivo", riflessivo il primo, impulsivo il secondo. Insieme vengono a capo del doppio mistero degli omicidi di matrice "azteca". Il soggetto più interessante è, tuttavia, Quinn, interpretato da Michael Moriarty. Uomo timido, vigliacco, insicuro, vittima di complessi di inferiorità, rancoroso contro il mondo che lo circonda, il quale, secondo il suo pensiero, non gli avrebbe consentito di emergere, trova, nel possesso di un'informazione di vitale importanza per i cittadini di New York, occasione di riscatto sociale. Arrestato per altro reato e ben noto alla polizia, mercanteggia con i relativi maggiorenti, con lo scopo di ottenere non solo libertà e denaro, ma anche esclusiva sul materiale fotografico e cinematografico acquisito durante le fasi della caccia. Merito e fama hanno lo stesso valore di un bel mucchio di soldi, per questo soggetto. Ma non ha possibilità di goderne; perde il denaro a causa di un cavillo legale, e la sua sicurezza è infranta dalla dura reazione della fidanzata Joan (Candy Clark), la quale, dopo averne sopportato per anni, mossa a compassione dalla sua fragilità, sfoghi e bizze, lo caccia di casa in malo modo rimproverandogli l'improvvisa spocchiosità; non è, tuttavia, finita per Quinn. Scampato ad un tentativo di assassinio da parte del misterioso evocatore - della cui storia nulla si sa - intenzionato a vendicare l'uccisione del mostro, crivellato di proiettili dalla polizia, egli, rappacificatosi con Shepard, decide di trovare, finalmente, un lavoro, affinchè possa ripresentarsi da Joan con dignità. Il film gode di un buon ritmo, il racconto prende il via "in medias res". Il "Serpente Piumato" - essere sovrannaturale o superstite di ere passate, questo non si sa - uccide ripetutamente. Aztechi, le psicopatie di Quinn e la morbosità della sua relazione con Joan, l'isterismo istituzionale ed il redivivo sacerdote con la sua vittima sacrificale consenziente ... tutto ciò entra in scena successivamente, in una New York abbagliata dalla penetrante luce solare. Effetti speciali rudimentali sembrano porre l'accento sulla natura "posticcia" di Quetzalcoatl, una tra le tante piaghe, reali o alibi per perdenti e complessati, di una società con poche speranze di redenzione. Considerare "Q - Il Serpente Alato" opera di pura evasione, non rende giustizia al film. E', prettamente, critica ad una contemporaneità, che l'autore rappresenta con pungente ironia, in prospettiva profondamente pessimista.

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