Regia di Paul W. S. Anderson vedi scheda film
Un corto circuito evidente tra realtà diverse ma estremamente simili. Alla base del gioco l'immaginazione dei creatori di personaggi, situazioni complicate, morte indolore e frequente, eccitazione a portata di mano. Il film di questo non è consapevole e non invita al gioco, più che altro è lo specchio di un cinema delle idee nate e sviluppate altrove che non conservano lo stesso fascino su celluloide. Non c'è un controllo onnipotente sui personaggi, non è virtuale il rischio di annoiarsi ma è ben concreto. Ma allora cosa rimane? Per favore nessuna riflessione sui livelli di percezione e sugli scambi tra i vari mezzi di espressione. Non scherziamo. La copia carbone delle tecniche grafiche al servizio della lobotomizzazione dello spettatore. In fondo non siamo noi a decidere purtroppo di risolvere il problema degli zombie con una pressione su un tasto.
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