Regia di Stefon Bristol vedi scheda film
Un film di fantascienza che a tratti mostra il fiato corto, ma gli appassionati del genere troveranno il prodotto tutto sommato intrigante.
Variazioni sul tema uomo e sopravvivenza su un pianeta da lui distrutto. A questo giro è l'ossigeno ad essersi smaterializzato per colpa dell'uomo, costringendolo a vivere con maschere sul viso, bombole sulla schiena e dentro a bunker più o meno sicuri. Un film apocalittico dalla forma "assalto al fortino", con la regia che contrappone madre e figlia agli sconosciuti assalitori, lasciando intelligentemente il dubbio sulle vere intenzioni degli invasori. Le scene si susseguono come le mosse agli scacchi, con le azioni dei personaggi che determinano costantemente reazioni che possono portare ad un epilogo tragico. E questo metodo funziona nel tenere l'attenzione dello spettatore alta, anche se in alcuni punti la ritmica narrativa risulta comunque compassata. Inoltre non tutta la costruzione scenica appare razionale ed alcuni assunti scientifici appaiono forzati, indebolendo l'impalcatura della sceneggiatura. Ma il film complessivamente funziona, grazie ad una buona idea ed a pochi ridondanti fronzoli. Gli appassionati di fantascienza apocalittica troveranno di che divertirsi. Alitosi.
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