Regia di Guy Ritchie vedi scheda film
Inizio anni '40. Le truppe della Wehrmacht dilagano in Europa; solo il Regno Unito è in grado di tener testa alla Germania nazista, ma è a corto di uomini e rifornimenti. Non è possibile riceverne da oltre oceano, in quanto gli U-Boot tedeschi fanno strage di naviglio. La parola "armistizio" inizia a circolare tra alte personalità dell'esercito e della politica britannici, ma il Primo Ministro Churchill ha ancora una carta da giocare, autorizzare - non ufficialmente - una missione condotta da uomini in gamba e pronti a tutto a danno del principale canale di rifornimento dei sottomarini tedeschi. "Il Ministero Della Guerra Sporca" è un film d'azione, d'ambientazione bellica, diretto da Guy Ritchie. Pur essendo specificato nell'introduzione che il racconto è basato su fatti realmente accaduti, è ben presto chiaro che lo sceneggiatore non ha interesse nell'attenersi scupolosamente alla realtà; mai l'intera Africa settentrionale è stata sotto controllo tedesco. L'Operazione Postmaster - il nome della missione affidata ai protagonisti del film - ebbe, tuttavia, veramente luogo. Gran parte degli eventi si svolge sull'isola che all'epoca aveva nome di Fernando Pò, a largo della Guinea, possedimento spagnolo. Verso questa terra fa rotta un veliero con a bordo il riottoso ufficiale Gus March-Phillipps e la sua squadra di "guastatori"; sull'isola preparano il terreno Marjorie Stewart e Richard Heron, agenti del servizio segreto britannico. Il loro principale ostacolo è Heinrich Luhr, ufficiale SS e fanatico nazista. Il piano è molto semplice; prevede che soldati e marinai tedeschi siano messi in condizioni di non nuocere, mentre la nave italiana Duchessa D'Aosta, carica di materiali indispensabili alla navigazione dei sottomarini tedeschi, è fatta esplodere. Nonostante il verificarsi di alcuni imprevisti, la missione riesce. L'epilogo vede i membri della spedizione di Gus informalmente premiati, con un signor banchetto, i complimenti di Churchill e l'assunzione in pianta stabile nel "Ministero Della Guerra Sporca", il cui personale combatte il nazismo senza troppi scrupoli circa il rispetto di confini, causazione di danni collaterali et similia. Sono presenti nel cast Henry Cavill nel ruolo di Gus, un combattente muscoli e cervello, in grado di violare le regole ... con intelligenza; Eliza Gonzalez nelle vesti di Marjorie; il gioco di seduzione nel quale coinvolge Luhr (Til Schweige, biondo e, per l'occasione, assai torvo) funziona finchè l'antagonista, prototipo del nazista fanatico, sanguinario, traffichino ... e decisamente poco sveglio, non s'accorge che la ragazza è ebrea. A quel punto, subodora l'inganno - forse, per assoluta sfiducia verso quelle genti - ma è troppo tardi. Il regista non applica, nella struttura del racconto, lo schema già visto in opere che l'hanno reso celebre ("Snatch", "Pazzi Scatenati", etc.) consistente nel ricostruire la storia considerando il punto di vista di singoli personaggi quali tessere di un puzzle che vanno via via perfettamente incastrandosi. Segue comunque i vari personaggi nella porzione di storia che li vede protagonisti, finchè le linee narrative si uniscono, conducendo ad un epilogo prevedibile, essendo connesso ad eventi storici. Il ritmo è molto sostenuto. Toni e contenuti sono quelli di una commedia d'azione; nonostante la collocazione in un contesto bellico, l'ambientazione "coloniale" conferisce un sapore d'avventura al racconto. Fernando Pò è un crogiuolo di culture, lingue, etnìe; una sorta di porto franco, terreno di conquista per "corsari" d'ogni risma, i quali possono collaborare, tollerarsi o scontrarsi. La messa in scena non è realistica; i protagonisti, tra una battuta e l'altra, fanno a pezzi decine di tedeschi (sempre chiamati "nazisti") mentre un rozzo esemplare di ariano realizza d'essere stato buggerato dalla "femme fatale" di turno solo nel momento in cui comprende che essa è ebrea. Avendo letto diversi giudizi negativi, non mi aspettavo un gran film. I miei timori sono stati confermati solo in parte; pur avendo Guy Ritchie realizzato decisamente di meglio, "Il Ministero Della Guerra Sporca" non è da buttar via. Non lo ritengo un malriuscito clone di note opere "tarantiniane"; il film del regista britannico può "vivere di vita propria"; azione, humour, avventura si mescolano in un racconto divertente ed assai coinvolgente, in quanto ha ad oggetto una battaglia campale combattuta dal bene - quello vero, in grado di determinarsi anche oltre gli stretti confini imposti dalle regole - contro il male, qui identificato nei "cattivi per eccellenza" del XX Secolo, i nazisti.
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